Pd, nodo provinciali: traballa Strianese, ipotesi Alfieri, Valiante e Lanzara

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Il primo nodo da sciogliere per i deluchiani, in attesa della direzione nazionale del Pd del 6 ottobre, è la presidenza della Provincia di Salerno. A metà novembre si rinnoverà con molta probabilità il vertice di Palazzo Sant’Agostino e sul tavolo, al momento, ci sarebbero diverse ipotesi. La prima, la riconferma di Michele Strianese, attualmente alla guida dell’amministrazione provinciale; la seconda, sulla scia della discontinuità, un nome di recupero, come Franco Alfieri o terza ipotesi un riconoscimento per coloro che si sono impegnati nelle politiche, come Paola Lanzara o Gianfranco Valiante. Nei prossimi giorni la riserva dovrebbe essere sciolta dal partito ma soprattutto dallo stesso Vincenzo De Luca, ritornato – dopo la disfatta elettorale – in campo nelle vicende salernitane. Poi si saprà cosa accadrà al Nazareno: tempi e modalità della fase congressuale e la conseguente scelta di scalata o meno del governatore della Campania De Luca. A Palazzo di Città, invece, la rivoluzione dovrebbe partire con la nomina a direttore generale di Matteo Picardi che metterebbe in discussione l’intero staff del sindaco Enzo Napoli per poi, procedere eventualmente, ad una rimodulazione della giunta nel mentre al vaglio ci sono anche alcune posizioni dei presidenti delle municipalizzate prossime alla scadenza. Tra queste quella di Mena Arcieri che attualmente guida la Salerno Solidale, che potrebbe subire l’effetto ‘rottamazione politica’ del nuovo corso deluchiano. Non si esclude che l’ex vicesindaco e deputato uscente (non rieletta) Eva Avossa possa essere ricollocata al vertice di qualche società pubblica o nella stessa Salerno Solidale. Poi il capitolo regionale, con eventuali rimpasti, rimodulazione della maggioranza, addii e ingressi in aula regionale e a Palazzo Santa Lucia. Resta da sciogliere il nodo di Italia Viva e di Azione che, a quanto pare, anche in vista delle elezioni provinciali, a Salerno vorrebbero intraprendere la strada solitaria, individuando come possibile candidata la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese. C’è da comprendere la posizione di Mario Conte, primo cittadino di Eboli che attende il nuovo posizionamento di Carmelo e Federico Conte, per ora vicini al Terzo Polo ma non troppo distanti, neppure, da un recupero dem in vista del congresso e naturalmente in chiave antideluchiana, con un occhio rivolto verso le vicende milanesi dove un Conte (Emmanuel) occupa il posto di assessore nella giunta Sala. Il nuovo governo e la nuova maggioranza parlamentare, invece, apriranno la stagione del centrodestra anche in provincia di Salerno, con possibili adesioni e cambi di casacca. La vicenda legata al Parco del Cilento tiene in fibrillazione alcuni amministratori dell’area nel mentre la posizione dell’ex deputato Simone Valiante sembra sempre più vicino al centrodestra, ed in particolare a Fratelli d’Italia. Intanto anche il centrodestra dovrà scegliere nei prossimi giorni il suo candidato alla presidenza della Provincia di Salerno e per ora nessuna indicazione sembra essere giunta.

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