«Salerno, che pubblico! Vogliamo vincerle tutte. Auto retrocessione? Non è la cura a tutti i mali»

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di Matteo Maiorano

Allori mondiali alla corte di Matteo Citro. È approdato all’ombra della Nicodemi Umberto Esposito, 25enne difensore medaglia d’oro alle Universiadi dello scorso anno, nonché pluriscudettato dei tornei giovanili, quando vestiva la calottina della Canottieri. «Carismatico, umile, tecnicamente fortissimo» spiega Enzo Massa, tecnico che, con Palmentieri, ha curato la crescita sportiva di Esposito nella terra di Partenope. Il difensore, in attesa che riprendano i campionati, sta svolgendo le consuete sedute di allenamento presso la Nicodemi, dove ha incontrato i suoi nuovi compagni di squadra.

Come nasce la trattativa che la porta a Salerno?

«In realtà è iniziata lo scorso anno: ci furono dei contatti ma l’affare non andò in porto per motivi logistici. Da parte mia c’è sempre stata la volontà di venire a Salerno, è un ambiente familiare, vivace, perfetto per crescere. Il gruppo è molto affiatato, la maggior parte dei tesserati li ho conosciuti nel corso del campionato. Sono stato accolto come fossi uno di famiglia».

Il Circolo Canottieri ripartirà dalla A2. D’accordo con la formula dell’auto retrocessione messa in atto dalla Fin?

«I giallorossi hanno fatto una scelta sensata. Di contro, la Federazione dovrebbe guardare in faccia i problemi che affliggono, non da ora, il nostro sport: sia quelli di carattere economico che organizzativo. Vorrei fosse inserita nel regolamento una norma che penalizzi i club che non rispettano i patti con gli atleti».

Dove può arrivare la Rari Nantes?

«L’obiettivo minimo sarà la salvezza, ma credo che possiamo ambire anche a qualche posizione di prestigio. Il gruppo ha grandi potenzialità ed i tifosi sono straordinari: non è da tutti avere il seguito del mondo Rari. I supporters saranno il nostro uomo in più. Scenderemo in vasca per vincere tutte le partite, saremo dei guerrieri».

Ha già parlato con Matteo Citro?

«Il mister è una persona estremamente disponibile, ma pretende serietà in vasca, dagli allenamenti alla partita».

Come ha trovato le strutture salernitane?

«Non ho ancora fatto visita alla Vitale, anche se sono venuto qui per giocare diverse volte: è una delle migliori piscine in Italia. Non ero mai stato alla Nicodemi, l’ho trovata molto organizzata, lo staff che dirige i lavori è molto competente, cura ogni minimo dettaglio».

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