Scafati Basket, l’obiettivo dell’arciere: «Ora voglio vincere il campionato»

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di Matteo Maiorano e Isabella Conte

Lo statunitense riparte dal primo posto ottenuto a Ravenna. «Vedrete un combattente. Il progetto di Longobardi richiede tempo»

I numeri parlano da soli. L’arrivo a Scafati di Charles Thomas non è passato inosservato agli addetti ai lavori: esplosività, carisma ed esperienza internazionale fanno del cestista statunitense uno dei punti di forza del futuro roster gialloblù. In queste frenetiche settimane di mercato, caratterizzate da un graduale ritorno alla normalità, Scafati ha condotto un mercato impeccabile, puntellando l’organico con l’arrivo del play Marino e l’innesto dei due stranieri Thomas e Culpepper.

Nato a Jackson (Mississippi), Charles ha mosso i suoi primi passi nel mondo del basket con la rappresentativa universitaria dell’Arkansas. Nel 2016 viene scelto per l’All-Star Games israeliano, evento che lo porta alla ribalta europea. Su di lui volgono le attenzioni dei dirigenti della Pallacanestro Cantù, che lo portano a giocare in Italia. All’ombra del PalaDesio Thomas colleziona le prime presenze nel massimo campionato italiano, prima di approdare nella vicina Legnano. Lo scorso anno a Ravenna ha fatto registrare 19,9 punti e 6,6 rimbalzi di media: numeri importanti che il centro vuole bissare e magari migliorare sotto le direttive dell’attento coach Finelli.


Cosa l’ha spinta a intraprendere una nuova avventura a Scafati?


«Il motivo per cui ho deciso di accettare la proposta di Longobardi è riconducibile al gruppo allestito dalla proprietà: un mix di vecchi compagni e stimati avversari della scorsa stagione».


Ha già parlato di programmi con qualche dirigente della società?


«Ho fatto una chiacchierata informale con alcuni giocatori che in passato hanno giocato per Scafati. Sono emozionato all’idea di imparare una cultura diversa».


Che impressione le ha lasciato patron Longobardi?


«L’ho incontrato una sola volta per la stretta di mano e un breve scambio di opinioni. Non ho ancora un’idea precisa ma conosco diversi aneddoti su quanti sacrifici faccia ogni giorno Longobardi per portare avanti il progetto».


A Scafati ritrova Tommaso Marino e Luigi Sergio, con i quali ha giocato lo scorso anno a Ravenna.


«Abbiamo parlato in maniera sommaria della possibilità di firmare prima che tutto accadesse. In questo modo la trattativa è stata più agevole. Mi piace costruire un’intesa con i compagni, rende la partita più dinamica».


Un anno eccezionale a Ravenna, purtroppo sospeso causa pandemia. Crede che Scafati rappresenti l’ambiente ideale per ripetere quanto fatto in Romagna?


«Credo che qualsiasi ambiente possa diventare ideale per un atleta, a seconda del contesto e della professionalità del club, della formazione e dal livello della rosa, oltre a una miriade di altri fattori. Ravenna non era certamente un ambiente stressante per come gestivano il lavoro quotidiano».


A Ravenna ha fatto registrare 19,9 punti e 6,6 rimbalzi di media. Numeri importanti: ci sono margini di miglioramento?


«Il mio obiettivo è quello di alzare l’asticella anno dopo anno, fare qualcosa che non ho fatto prima e superarmi. Il mio ultimo obiettivo è di vincere un campionato e a Scafati voglio riprendermi tutto ciò che non ho potuto ottenere l’anno scorso».

Perché viene soprannominato l’arciere nudo?


«Non posso svelarlo (ride, NdR). Posso solo dire che è nato nella mia esperienza a Cantù, un anno fantastico in cui abbiamo raggiunto e realizzato tanto».


Vuole fare una promessa ai suoi nuovi tifosi?


«Non sono il tipo di persona che fa promesse su cose in cui non ha il controllo. Non posso garantire ai tifosi traguardi o riconoscimenti ottenuti in passato, ma giuro che al Pala Mangano vedranno un leader, un combattente. Giuro di lavorare sodo giorno dopo giorno. I nostri fans devono essere pazienti perché stiamo lavorando e costruendo un programma nuovo. Arriveranno momenti difficili nell’arco della stagione ma con il supporto del popolo gialloblù supereremo anche il più grande degli ostacoli».

Randy Culpepper chiude il mercato in entrata. Ora la parola passa al campo: raduno a metà agosto

Il mercato della pallacanestro entra nel vivo. La Givova Scafati ha messo sotto contratto il 31enne Randy Lechard Culpepper. Il cestista ex Pistoia è un atleta estremamente duttile, in grado di ricoprire sia il ruolo di playmaker che di guardia. Pedina fondamentale nello scacchiere di coach Finelli, Culpepper vanta già, oltre la citata Pistoia, altre felici esperienze nella Lega italiana: nella parentesi di Cantù conobbe il nuovo compagno di squadra, Charles Thomas, con il quale è pronto a tagliare altri ambiziosi traguardi.


«Abbiamo chiuso il mercato con il colpo che volevamo fare – ha dichiarato il responsabile scouting Enrico Longobardi – serviva l’ultimo tassello e pensiamo di aver scelto il migliore possibile inserendo un giocatore come Randy, di gran talento e leadership. Ora attendiamo di avere date certe per l’inizio della stagione».


La pandemia ha inevitabilmente ridisegnato il calendario della palla a spicchi: la squadra si rivedrà per il raduno a metà agosto, quando saranno organizzate le prime amichevoli preseason. Ancora forti dubbi sull’allestimento delle coppe nazionali, mentre prende corpo l’ipotesi di partire, con il campionato, ad ottobre.


L’approdo all’ombra del Pala Mangano dei due statunitensi chiude il mercato del roster gialloblu, che in queste settimane è stato tra i più frenetici della categoria: fanno il paio con Culpepper e Thomas gli acquisti di Musso, Marino, Sergio, Benvenuti e Cucci. Scafati, scongiuri di rito a parte, è pronta a ritagliarsi uno spazio importante nel parterre cestistico italiano.

foto talkbasket.net

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