Addio a Phil Masinga, Colomba: «Solare e sempre disponibile»

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di Matteo Maiorano

«Una tragedia. Calciatore che avrebbe fatto la differenza». A parlare è Franco Colomba, tecnico granata nel ’96/’97, che ha guidato Phil Masinga nel suo esordio italiano. La carriera dell’atleta sudafricano partì proprio da Salerno, quando Aliberti lo portò alla corte del tecnico di Grosseto.

«L’ho allenato per pochi mesi, era stata per lui una stagione non esaltante. Reduce da una pubalgia, fu poi operato quando io non sedevo più sulla panchina granata. Con me fece qualche apparizione ma l’infortunio lo frenava molto. Quando andai via alla fine del girone d’andata ritornò nelle ultime settimane facendo diverse reti, come quella fondamentale contro il Castel di Sangro che permise alla Salernitana di ottenere la salvezza».

Colomba snocciola i suoi punti di forza: «Fisicità e l’intelligenza. Con i compagni era sempre disponibile, un ragazzo che sotto quest’aspetto era unico, speciale. Masinga calciatore l’ho apprezzato solo per quanto fatto in campo internazionale. Non stava bene fisicamente, ma avrebbe potuto fare la differenza se fosse partito dalla prima giornata integro fisicamente. Spegnersi a 49 anni è una tragedia, la vita è stata crudele per lui e la sua famiglia. E’ un dolore davvero grande, una cosa fuori dalla norma».

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