Battipaglia, Longo (FI): Mimmo Volpe non metta cappello sulle elezioni

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di Marcello D’Ambrosio

Dal capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e consigliere provinciale Valerio Longo arriva una stoccata indirizzata al sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe sulle imminenti elezioni comunali nella città della Piana del Sele. “Ho molto rispetto e stima di Mimmo Volpe, attuale sindaco di Bellizzi e politico navigato di grande esperienza – dichiara Longo – ma, con tutto il rispetto, una città di oltre cinquantamila abitanti può permettersi intromissioni da parte della classe dirigente di un paese limitrofo, che vorrebbe (e non è il solo) condizionare le prossime elezioni amministrative di Battipaglia? Dal suo punto di vista tutto lecito, per carità. La vecchia Volpe ha tutto l’interesse a continuare a mantenere su Battipaglia un’amministrazione politicamente debole, sul piano interno e sovracomunale, in modo da svolgere le funzioni di sindaco ombra per cinque anni, per condizionare la politica del territorio e subordinare Battipaglia a ruolo di semplice colonia (l’hanno fatto in passato e continuano a farlo). Ha già dimostrato tutta la sua bravura, ad esempio, nella gestione del Piano di Zona, vecchio e nuovo. Adesso mira al colpo grosso, cercando di mettere il cappello anche sulle elezioni. Dalla sua ottica, ovviamente, Volpe fa benissimo. In tutto questo però come si muoveranno i protagonisti attualmente in campo in vista delle elezioni? Accetteranno supinamente le imposizioni esterne? O viceversa cercheranno di costruire e rappresentare un progetto politico e amministrativo autonomo, finalizzato solo a cercare di risolvere i problemi di Battipaglia, per rilanciare la città e riportarla al ruolo che le compete di capofila dell’area vasta della Piana del Sele? Ovviamente esistono ancora i partiti, con i quali bisognerà necessariamente dialogare e ragionare per cercare di trovare una sintesi, sia a destra che a sinistra. Senza contare poi sulla presenza della civicità, molto attiva e presente sul nostro territorio, con la quale bisognerà fare i conti e confrontarsi. In ogni caso, l’unica condizione è che le alleanze che eventualmente si formeranno non si riducano esclusivamente ad alleanze elettorali, senza prospettiva e respiro politico. In questo caso sarà più facile per gli “esterni” condizionare la vita politica locale. Viceversa, qualunque formula alla fine prevalga, l’importante è che si basi su un progetto politico serio e forte, di lungo respiro, scandito anche dalla calendarizzazione della sua attuazione, non finalizzato alla gestione del potere, ma a governare la città. In questo modo sarà più facile poi mantenere i normali rapporti con gli altri enti su un piano paritario e squisitamente istituzionale, senza dover sempre soccombere, e dare finalmente alla città quella prospettiva di sviluppo economico, sociale e culturale della quale ha vitale bisogno”.

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