Centro procreazione medicalmente assistita, Amatruda lancia la petizione

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«Per far nascere i sogni, a Salerno si rilanci il centro per la procreazione medicalmente assistita. Ci sono diritti alla genitorialità che vanno tutelati». Lo dichiara il giornalista Gaetano Amatruda che, con l’Associazione Andare Avanti, ha lanciato una petizione per rilanciare la struttura presso l’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno. E sono già centinaia i giornalisti, esponenti bipartisan della politica, personaggi dello spettacolo e professionisti che hanno aderito.
Sostenitori estranei alla polemica politica, in campo solo per trovare soluzioni. Fra i firmatari Francesco Morra, sindaco di Pellezzano; Luigi Manzi, sindaco di Scala; Carmine Pagano, Sindaco di Roccapiemonte e Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina ed esponente di punta di Fdi; l’ex senatore Andrea De Simone, il consigliere provinciale Roberto Celano, l’ex manager Asl Antonio Squillante,  l’attrice Carola Santopaolo, la conduttrice tv Manuela Lucchini, il regista Ambrogio Crespi, poi ancora le giornaliste napoletane Katia Vitale e Nunzia Marciano.
«Le coppie che lottano per avere un figlio sono molte, la Regione Campania ha il dovere di provvedere – si legge nella petizione indirizzata alla struttura  commissariale del Ruggi ed alla Giunta regionale- ad adeguare l’accesso anche ai cittadini di Salerno, tutte le province devono avere gli stessi diritti. La legge numero 40 del 19 febbraio 2004 recante “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” riconosce tale diritto, regolamentandolo».
Nella petizione si fa riferimento alla normativa, alle situazioni di stallo nel salernitano, si riparte dai fatti per chiudere con delle proposte. «Ad oggi – ricorda la petizione – al Ruggi non sono garantite prestazioni di I livello e di II livello, ne sono tutelati i giovani pazienti oncologici. L’Università di Medicina è, per questo, fortemente penalizzata non essendoci la possibilità di apprendere praticamente le metodiche. In cinque anni non si è realizzato un centro PMA. Ci sono delibere, sugli adeguamenti degli spazi, inoperative dal 2017. Mancano i biologi per avviare le attività». Nella parte finale le richieste: «Si chiede alla direzione del Ruggi ed alle strutture commissariali, alla Giunta regionale, al netto delle diverse competenze: di sapere quando partiranno i lavori di adeguamento del centro, di assumere, atteso l’avvio delle procedure, nell’arco di un mese i biologi necessari per espletare le attività, di non ridimensionare il centro PMA della Torre Cardiologica a danno di altri, di patire entro marzo con il “sogno Pma”. Prestazioni al Ruggi con il semplice ticket».
In una intervista alla emittente salernitana Telecolore Amatruda ha poi aggiunto «la preoccupazione è che si voglia avvantaggiare il dottore Enrico Coscioni che è consigliere del Presidente De Luca. Per fugare ogni dubbio decida, o resta consigliere del governatore o si dedica alla attività ospedaliera».
Per il membro dell’associazione Andare Avanti «Coscioni mette in imbarazzo la struttura commissariale del Ruggi e fa nascere una preoccupazione. Non può essere trattato diversamente rispetto ai tanti medici del Ruggi che, senza Santi in paradiso, fanno cose straordinarie ogni girono».

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