Gli allori della Scherma Salerno ai Giochi del Mediterraneo

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di Matteo Maiorano – In un presente in cui è più semplice scappar via e ricominciare, a Salerno viene chi vuole iniziare. Esempio lampante il mondo della scherma, sport olimpico fin dall’instaurazione dei giochi nel 1896, che sta regalando grosse soddisfazioni al pubblico salernitano. Quel che poi diverrà con il trascorrere del tempo la disciplina della famiglia Mangiarotti, che costellerà il medagliere azzurro con un numero smisurato di allori internazionali a cavallo tra gli anni ’40 e ’60. A distanza di quasi un secolo, il cuore pulsante della scherma del mezzogiorno è a Salerno, città nella quale grazie ad una struttura moderna e personale preparato gli enfants prodige della scherma affilano l’arma per entrare nell’elité dello sport mondiale. Il maestro di fioretto Marco Autuori del Club Scherma Salerno, nel corso degli anni, sta mettendo insieme una squadra di uomini e donne prima, atleti poi, di grande caratura. Il lavoro svolto nella struttura di via Laurogrotto, dove trova spazio la palestra del club, ha fatto alzare l’attenzione a livello nazionale sul marchio costruito dallo staff salernitano. “I ragazzi stanno dando grande soddisfazione alla città – esordisce Autuori – per loro la pedana è una seconda casa”. Qualche giorno fa in Francia, impegnato in gara di Coppa del Mondo, Francesco Pio Iandolo è entrato tra i primi 64 atleti U-20. Ma ciò che colpisce non è il risultato, bensì la forza di un giovane che solo un mese fa ha rischiato la vita in un incidente stradale: “E’ stato fermo a letto per settimane. Ha rischiato la vita: la sua prestanza fisica e forza d’animo sono state determinanti. La scherma lo ha aiutato a superare il momento più difficile della sua vita. Tornare in pedana in così poco tempo è sintomo di grande dedizione a lavoro. Il futuro è tutto suo”. Nel week end da segnalare l’argento per la squadra femminile composta, tra le altre, dalla salernitana Claudia Memoli: “Siamo stati ad un passo dall’oro. Merito agli Stati Uniti, ma le ragazze sono state formidabili”. Adesso la scherma azzurra va in cerca di conferme ai giochi del Mediterraneo, che andranno in scena questo fine settimana. A Tunisi farà tappa il meglio dell’U-20 continentale. A rappresentare il Club Scherma Salerno, per la categoria fioretto, Giorgia Memoli, Francesco Pio Iandolo e il maestro Marco Autuori: “Per i ragazzi saranno gare fondamentali. Arricchire il curriculum con un successo in Tunisia darebbe la possibilità di un eventuale inserimento nei gruppi armati”. Il fatto che sorprende è che, oltre ai nomi sopracitati, il parterre salernitano si compone anche di giovanissimi: “Il vivaio sta uscendo fuori. I podi U-14 di Giuseppe Cupo e Giuseppe Di Martino danno il senso della prospettiva che il movimento può dare alle nuove generazioni. Parliamo di ragazzi che di qui a breve entreranno nel giro della Nazionale”. Ma la più bella soddisfazione, in un contesto a volte ai margini della cronaca sportiva, è che Salerno è ormai diventata polo di aggregazione della scherma del Mezzogiorno: “Non abbiamo mai avuto trasferimenti in uscita. La nostra città è un riferimento del meridione: sto iniziando a ricevere segnalazione da diverse zone d’Italia di atleti che vogliono entrare nel Club. La speranza è quella di crescere senza mai arrestare un processo che vede Salerno al top in Italia”.

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