di Emanuela Sergio
Alla conferenza stampa rilasciata da Giorgia Meloni per la presentazione dell’iniziativa del governo “Carta dedicata a te”, la premier ha esplicitato la misura messa in atto dal governo per contrastare il disagio delle famiglie meno abbiente. Uno dei mezzi messi in campo per contrastare l’inflazione ed intervenire in soccorso di quelle famiglie che hanno difficoltà finanche per l’acquisto dei beni di prima necessità. Il Presidente del consiglio ha dichiarato “Il problema principale che ha impattato sulle famiglie quest’anno è l’Inflazione. E’ un tema al quale il governo ha dedicato diverse misure dall’inizio di mandato, penso al fatto che abbiamo aumentato la platea delle famiglie per il sostegno alle bollette energetiche”. “Oggi ne abbiamo una che riguarda il milione e 300mila famiglie che hanno difficoltà nell’acquisto di generi di prima necessità, il famoso ‘caro carrello’. Abbiamo investito 500 milioni di euro per aiutare queste famiglie. Presso gli uffici delle Poste italiane sarà disponibile la Carta dedicata a te, che consente alle famiglie di avere circa 400 euro da poter spendere negli esercizi per l’acquisto di generi di prima necessità, ma ha un valore più ampio grazie alla scontistica che abbiamo ottenuto”.
Alla conferenza stampa era presente anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Gli strumenti per contrastare l’inflazione sono diversi, non c’è solo la politica monetaria”, ha detto il ministro , sottolineando che “l’inflazione impatta più duramente sulle famiglie meno abbienti” e il governo ha così deciso di intervenire sui due fattori dell’energia e dei beni alimentari”.
Sono 7.558 su 7.901 i Comuni che hanno attivato le procedure per la consegna della tessera salva carrello e “mi auguro a breve sarà attivata da tutti. Le famiglie aventi diritto sono state individuate dall’Inps sulla base della norma. L’Inps comunica entro il 15 luglio ai Comuni la lista dei beneficiari che manderanno la comunicazione ai diretti interessati.
Chi ne avrà diritto
“Dedicata a te” è una carta elettronica con un contributo unico di 382,50 euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, è distribuita da Poste italiane. Possono usufruire della carta acquisti i nuclei familiari di almeno tre persone che hanno un Isee non superiore ai 15mila euro e che non godono di altre forme di sussidio come reddito di cittadinanza, reddito di inclusione o uno dei sussidi di disoccupazione fra cui Naspi e Cig ecc.
Le famiglie aventi diritto sono state individuate dall’Inps in circa 1,3 milioni. L’ente comunicherà entro il 15 luglio ai Comuni la lista dei beneficiari che manderanno la comunicazione ai diretti interessati.
Dal 17 luglio partirà la distribuzione delle carte presso gli Uffici Postali, a cui potranno rivolgersi i beneficiari per ottenerla. La carta deve essere attivata entro il 15 settembre. I fondi delle carte non attivate al 15 settembre saranno ridistribuiti tra i beneficiari del provvedimento. La somma potrà esser spesa dal primo agosto al 31 dicembre.
La tessera sarà spendibile esclusivamente in negozi alimentari e supermercati e bisognerà attenersi ai beni presenti in lista predisposta nel provvedimento. L’elenco dei beni acquistabili non prevede bevande alcoliche e tabacco, mentre sono inclusi latte e derivati, carni, pescato fresco (e non surgelato), uova, oli, prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria, riso, farine, ortaggi, legumi, frutta, alimenti per bambini, lieviti, miele, zuccheri, cioccolato, acque minerali, aceto di vino, caffè, tè, camomilla. Insomma una lista della spesa a cui si dovrà necessariamente attenere il percettore.
La carta è gratuita e funziona come una normale carta di pagamento elettronica sul circuito mastercard.
Secondo i calcoli del governo, la città in cui saranno distribuite più carte solidali è Napoli con una stima di circa 31.307 tessere, seguita da Roma con 30.271, poi Palermo con 20.309, seguita da Milano con 15mila, Catania con 12mila e Torino con 9mila.
Dal fronte dell’opposizione fioccano le critiche al provvedimento in argomento.
Un euro al giorno, una manciata di spiccioli, «un’elemosina» gridano dall’opposizione. «Una cifra che insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di nessuna famiglia in difficoltà», le parole della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
«Giorgia Meloni smantella l’unico strumento di protezione sociale, il reddito di cittadinanza, con una mano e poi offre una mancetta con l’altra, una cifra che insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di nessuna famiglia in difficoltà» sottolinea la Schlein che fa i conti alla misura del Governo. «I 382 euro della carta per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità corrispondono a circa 30 euro al mese, meno di un euro al giorno. E andranno solo a nuclei familiari di tre persone con Isee fino a 15 mila euro, lasciando fuori le persone anziane che vivono da sole e tutti i percettori del reddito di cittadinanza. È una misura che esclude i comuni e i servizi sociali che invece conoscono le situazioni più critiche sul territorio».
Anche il leader del M5S Giuseppe Conte commenta il video diffuso per propagandare la tessera “Dedicata a te”: “Abbiamo 500mila cittadini italiani in assoluta povertà. Meloni gli ha tolto il reddito di cittadinanza e adesso li prende in giro con un bonus di 383 euro. Lei peraltro era contraria ai bonus. Questo è il governo una tantum. Cosa ci fanno le famiglie in povertà con 383 euro? È sconcertante. Il governo Meloni in pratica – conclude – ammette che c’è un problema, ma ha fatto cassa per 3 miliardi sulla pelle delle persone in povertà e oggi pensa di risolvere tutto con 383 euro una tantum. È una vergogna. Secondo voi, con una mancetta del genere si può risolvere il problema della sopravvivenza di chi è in povertà? Cosa è, la Caritas di Stato?“.