Giampaolo Ciarcià: «Anno giusto per i granata»

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di Matteo Maiorano

In fase centrale e sulla fascia: sempre devastante. Questa la sintesi del profilo di Giampaolo Ciarcià. L’ex calciatore della Salernitana ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi granata. Un campionato condotto dalla prima all’ultima giornata da protagonista, che ha permesso alla Salernitana di vincere la stagione 2009 di Serie C. Doppio ex di Salernitana e Spezia, Ciarcià racconta alcune sue riflessioni, frutto di una ventennale esperienza sui campi di calcio.

Che tipo di piazza è quella spezzina?

«L’ambiente del “Ferrovia “ rispecchia molto quello delle altre piazze del sud. Il pubblico bianconero è molto caloroso e rispettoso. Per quella che è stata la mia esperienza in Liguria posso dire che è stata molto formativa, abbiamo ottenuto la promozione in un campionato molto duro composto, tra le altre, dal Genoa».

Una promozione incredibile quella in maglia granata nel 2009…

«Salerno è sempre nel mio cuore. Vincere un girone di Lega Pro davanti a 35mila spettatori è un’esperienza irripetibile. Ho avuto la possibilità di calcare i campi della cadetteria: i tifosi sono incredibili, viene naturale dare qualcosa in più. Lo spogliatoio era molto unito. È stato doloroso andare via. L’affetto è stato reciproco, tra me e la piazza».

Cosa le ha lasciato Salerno rispetto alle altre città?

«Salerno mi ha lasciato un pubblico pazzesco in casa e in trasferta. Mettendo da parte la partita promozione, questa squadra può contare su un potenziale esterno da 5/6mila spettatori. Il pubblico mi ha insegnayo a crescere molto come uomo e come calciatore. Anche negli allenamenti, i salernitani sembrava corressero con noi».

Allenamenti a porte aperte: giusto o sbagliato?

«Posso garantire che il pubblico durante gli allenamenti è fondamentale per prepararsi al meglio in vista della partita domenicale.  Correre e trovarsi il tifosi a pochi metri che ti incitano è bellissimo, ti dà adrenalina».

Di cosa si occupa attualmente?

«Ad oggi gestisco una scuola calcio a Floridiana, in provincia di Siracusa, che accoglie circa 110 bambini. Abbiamo aperto a settembre e speriamo di crescere con il tempo. In un paesino come il nostro è un ottimo numero. Ho lasciato il calcio per dedicarmi ai bambini. È stato sempre il mio sogno».

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