I numeri – Tredici cross, tre partite intere e tanta sfortuna: Cerci e gli interrogativi sul futuro

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di Matteo Maiorano

Numeri di una crisi profonda. La sfida di venerdì contro lo Spezia potrebbe essere l’ultima in maglia granata per Alessio Cerci, in via di recupero dopo l’ultimo infortunio: l’ala di Velletri, dopo un campionato al di sotto delle aspettative, potrebbe dire infatti addio alla Salernitana.

A parlare sono i numeri: l’ex Toro ha disatteso le aspettative riposte dalla piazza ad agosto, quando al suo nome erano stati accostati sogni e speranze di rinascita. Pupillo di Ventura che non è mai riuscito realmente a recuperarlo dopo l’oblio turco, Cerci ha preso parte in questa stagione soltanto a dieci gare, tre delle quali giocate interamente, per un minutaggio complessivo di 333′.

La migliore gara del calciatore è stata sicuramente quella con il Venezia all’Arechi: contro i lagunari sembrava essere tornato l’atleta che con fatica e sacrificio aveva guadagnato la convocazione alla rassegna mondiale in Brasile appena sei anni fa. Un assist prezioso per il due a zero di Karo e tanta corsa, prima che il lockdown mettesse in pausa il campionato cadetto.

Saranno infine tredici i cross messi per i compagni di squadra, mentre tre i tiri dalla bandierina (un palo direttamente da corner contro la Cremonese). In tutto il campionato il fantasista ha tirato verso lo specchio soltanto otto volte: numeri che non rispecchiano una carriera da protagonista nel panorama nazionale e che rischiano di bruciare anzitempo l’avventura di Cerci con la maglia della Salernitana.

A gravare su numeri impietosi sono state la forma fisica, recuperata in più occasioni prima di ricadute sfortunate e la pandemia, che ha fermato forse sul più bello un percorso che ormai rischia di non essere dissimile da quello di altri suoi colleghi illustri transitati per l’Arechi.

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