di Pina Ferro
Immigrazione clandestina: 13 persone finite in carcere, 24 ai domiciliari e 10 sottoposte alla misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali e professionali per 12 mesi. E’ questo il bilancio dell’operazione giunta a conclusione di una laboriosa attività investigativa effettuata dalla Tenenza Guardia di Finanza di Battipaglia del Comando Provinciale di Salerno. Il blitz è scattato su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia presso la locale Procura. L’ordinanza, firmata dal Gip del Tribunale di Salerno è scattato nella mattinata odierna.
Per tutti e 47 i soggetti finiti nelle maglie della giustizia i reati contestati a vario titolo sono: Iassociazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violazione dell’articolo 12 decreto legislativo 286/98 contenente disposizioni contro l’immigrazione clandestina, riciclaggio, autoriciclaggio, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Contestualmente, ufficiali di Polizia Giudiziaria del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Reparto Operativo di Roma e Gruppo di Napoli – e del Gruppo Guardia di Finanza di Salerno, hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di ulteriori 7 indagati, nei confronti dei quali viene contestata la violazione dell’articolo 12 decreto legislativo 286/98 contenente disposizioni contro l’immigrazione clandestina.
Negli ultimi giorni l’inchiesta ed il conseguente blitz ha subito un’accelerata in quanto gli investigatori hanno appurato che alcuni indagati stavano progettando di trasferirsi in paesi nord africani, in cui avevano basi logistiche. Non è da escludere che anche altri soggetti avrebbero potuto fare la stessa cosa al fine di sfuggire all’esecuzione dell’ordinanza del Gip.
Le attività investigative, che si sono svolte in coordinamento con il Procuratore Nazionale Antimafia, secondo la prospettazione accusatoria, hanno consentito di ricostruire l’intero sistema illecito, a partire dalla costituzione di società ad hoc ovvero dalla fraudolenta utilizzazione dell’identità digitale di imprenditori ignari, il cui unico scopo era quello di consentire l’inserimento delle istanze per l’ottenimento del nulla osta all’ingresso sul territorio nazionale nonché di individuare una rete di persone composta da imprenditori, addetti ai patronati e liberi professionisti, che previa corresponsione di denaro da parte di cittadini extra-comunitari interessati, predisponeva ed effettuava l’inserimento nonché curava le successive pratiche burocratiche ed infine un gruppo di soggetti, taluni dei quali già condannati per il delitti di associazione mafiosa, con riferimento alla organizzazione camorristica denominata clan Cesarano, operante in Pompei e Castellammare di Stabia ma con consolidate e datate propaggini nella provincia di Salerno, che riciclavano gli ingenti capitali derivanti dalla predetta attività illecita.
Allo stato delle indagini, che sono in fase iniziale, è stato riscontrato l’inoltro, verso diverse prefetti di tutta Italia, di circa 2.500 istanze strumentali all’ingresso fraudolento di cittadini extracomunitari, sul territorio nazionale, istanze basate su dati inesistenti o falsificati; il carattere estremamente lucrativo di tale attività è desumibile dalla circostanza che ogni cittadino extracomunitario avrebbe corrisposto, per ogni istanza inoltrata durante i ‘click day’, euro 1.000; euro 2.000 per ogni nulla osta kit e visto rilasciato; infine, eventualmente, per ogni fittizio contratto di lavoro firmato, ulteriori euro 2.000.
Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivo di un terreno, sito a Battipaglia, e di disponibilità finanziarie e di beni per complessivi 6 milioni di euro circa, beni provento dell’attività illecita di cui sopra. Nel corso delle operazioni di perquisizione contestuali all’esecuzione delle misure cautelari, sono stati trovati finora nella disponibilità degli indagati, circa 300.000 euro in contanti nonché un libro mastro delle fittizie operazioni. Sotterrato nel giardino di casa di uno degli indagati a Capaccio Paestum, è stato rinvenuto circa 1 milione di euro in banconote sigillate in buste di cellophane.
GLI ARRESTI
In carcere sono finiti: Gaetano Antonio Campese nato a Policoro, 53 anni, Catello Cascone, nato a Castellammare di Stabia, 26 anni; Ferdinando Cascone, nato a Vico Equense, 55 anni; Francesco Cavaliere, nato a Cassano all’Ionio, 38 anni; Pasquale Chiruzzi, nato a Pisticci , 43 anni; Giuseppe Filomeno, nato a Policoro, 57 anni; Luca Fucile, nato a Pedace, 50 anni; Pasquale, Larocca, nato a Policoro 56 anni; Vincenzo Rondinelli,, nato a Calvera 59 anni; Vito Tralli nato a Tricarico; Rocco Vallluzzi nato a Montescaglioso, 69 anni; Stefano Viceconte, nato a Maratea 58 anni; Decimo Viola nato a Policoro 46anni.
Agli arresti domiciliari: Nawaz Ahmad nato in Pakistan, 28 anni; Ahsan Amin nato in Pakistan50 anni; Rita Apicella nata a Castellammare di Stabia 21 anni; Alfonso Battipaglia, nato a San Valentino Torio 74 anni; Bensabah Abderrahim nato in Marocco, 42 anni; Gerardo Gaetano Capone. nato in Australia 54 anni; Ciro Catania nato a Castellammare di Stabia, 28 anni; Vincenzo Catania nato Castellammare di Stabia 52 anni; Marco Corrente 38 anni; Raffaele D’Elia nato a Castrovillari 25 anni; Guglielmo De Iulio ato a Castellammare di Stabia 52 anni; Francesco Roberto DiBernardi nato a Ruvo di Puglia, 32 anni; Hatem Dridi nato in Tunisia, 42 anni; Antimo Filettti nato a Castellammare di Stabia, 47 anni; Angelo Giugliano, nato a Vico Equense, 43 anni; Antonio Miniaci nato a Trebisacce, 64 anni; Nadi Mustapha, nato in Marocco 48 anni; Raimondo Ruggiero nato a Nocera Inferiore il 41 anni; Francesco Solimene nato a Castellammare di Stabia, 40 anni; Gennaro Solimene nato a Castellammare 64 anni; Cinzia Spinelli nata a Pompei, 54 anni; Teresa Vergati nata a San Valentino Torio,72 anni.
Divieto di esercitare attività imprenditoriale per 12 mesi: Gioacchino Apicella nato a Castellammare di Stabia 28 anni; Umberto Benevento nato a Nocera Superiore, 45 anni; Sabato Crispo nato a San Valentino Torio, 52 anni; Vittorio De Iulio nato a Castellammare di Stabia, 24 anni; Mariella De Marco nata a Castrovillari, 31 anni; Luisa Di Martino nata a Castellammare di Stabia, 48 anni; Alberto Filetti nato a Pompei, 53 anni; Francesco Alex Giorgi, nato a Pisticci 36 anni; Angelina Paldino nata a Corigliano Calabro 54 anni.
Indagati sottoposti a fermo: Raffaele Nappi nato ad Angri, 63 anni; Armando Nappi nato a Battipaglia il 31 anni; Gerardo Cembalo nato ad Eboli,51 anni; Maria Chirico nata ad Agropoli, 51 anni; Nadia Outallbi nata in Marocco, 49 anni; Bilger Mohamed nato in Bangladesh, 43 anni.