La gelateria diventa green: arriva lo stop alla plastica

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di Erika Noschese

Il plastic free approda anche a Cava de’ Tirreni. A rinunciare definitivamente alla plastica è Marco Adinolfi, titolare della gelateria La Torretta, in via Corso Umberto I. «Sto smaltendo le scorte plastiche. Abbiamo scelto il plastic free perché, sinceramente, mi ritengo molto ambientalista. A parte la circostanza per la quale l’Unione Europea dal 2021 bandirà l’uso della plastica, mi sono detto che non aveva senso attendere gli altri e mi sono anticipato», ha infatti spiegato il titolare dell’esercizio commerciale.

Quanto è importante, da ambientalista, rinunciare alla plastica e sfruttare le alternative che oggi ci sono in commercio?

«Da 1 a 100? Almeno 100. La plastica non è fondamentale, ci sono alternative, pur essendo più costose; però pezzo per pezzo non ci si perde chissà quanto».

Pensi che i tuoi clienti rimarranno soddisfatti della scelta?

«C’è tanta difficoltà nel far comprendere il perché di una scelta. Soprattutto al sud Italia dove le persone non sono abituate alle cose che costano. Con il cucchiaino, ad esempio, io davo un assaggio gratuito anche di più prodotti; ora, con l’alternativa e dunque materiali bio, do un solo assaggio gratuito a tutti i clienti mentre gli altri costano 20 centesimi perché per me il cucchiaino ha un costo più elevato. I miei clienti sono un po’ titubanti ma la maggior parte apprezza».

Il tuo è il primo locale plastic free a Cava de’ Tirreni. Se potessi lanciare un appello ai tuoi colleghi e spiegare l’importanza di adottare questa “filosofia”?

«Direi semplicemente che l’unione fa la forza e se tutti fanno un cambiamento sarà più facile adeguarsi anche per il pubblico e quindi i nostri clienti. Siamo noi che possiamo dare una mano alla natura e al nostro pianeta per risollevarsi un po’. Le grandi aziende non lo fanno e noi, nel nostro piccolo, possiamo fare tanto».

In questi mesi tanti sono gli esercizi commerciali della provincia di Salerno che hanno scelto di rinunciare all’uso della plastica e bandirlo, totalmente. La strada è ancora lunga – e spesso in salita – ma la Salerno plastic free diventa sempre più realistica. 

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