“La stagione va cancellata, corriamo ancora troppi rischi”

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di Matteo Maiorano – Il protocollo predisposto dalla Federcalcio non è sufficiente. Puntuale, come una spada di Damocle, il pensiero di Spadafora si abbatte sul mondo del calcio, a margine della conferenza stampa di Conte in merito al nuovo Dpcm. Sarà necessario altro tempo per mettere a punto un sistema che garantisca ai tesserati il rischio zero di contrarre il virus. Intanto è stata annunciata la data del rientro agli allenamenti (rigorosamente a porte chiuse, ndr): per le discipline individuali la data individuata è il 4 maggio, per gli sport di squadra il 18. Il medico, nonché volontario della Protezione Civile, Augusto De Pascale è però scettico sul ritorno agli allenamenti dei club.

E’ ancora presto per tornare ad allenarsi?

“È un’ipotesi poco intelligente, per dirla elegantemente. Il dato dei nuovi contagi è ancora troppo elevato per poter anche soltanto pensare di far riprendere le attività sul rettangolo verde”.

Il campionato va portato a termine?

“No, va fermato. Qualcuno direbbe: The show must go on, ma sto realizzando che stiamo procedendo seguendo il mero business. Amo il calcio, ma dobbiamo riflettere su argomenti più importanti. Riguardo questo virus non sappiamo assolutamente nulla: non vi è una terapia medica. In questo momento non sappiamo quali farmaci dare ai pazienti”.

Giocare a porte chiuse è sicuro?

“No, le persone tra qualche mese potrebbero affollare le case, quindi giocare comporterebbe assembramenti nelle case, anche se numericamente meno rilevanti rispetto a quelli degli impianti sportivi”.

Quale consiglio sente di dare ai calciatori?

“Fosse per me non li farei scendere in campo, perché la responsabilità ricade inevitabilmente sul medico sociale”.

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