Paolo Iacullo, ambasciatore del Made in Italy

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di Erika Noschese

«Ad oggi dico che ne è valsa la pena». Paolo Iacullo, non ha dubbi: lasciare l’Italia per trasferirsi in Canada, a Toronto precisamente, si è rivelata una fortuna. Nato a San Gregorio Magno l’8 giugno del 1977, nel 2012 decide di lasciare la sua città natale e il suo Paese.

Era il 15 marzo 2012, non è stato facile ma, come lui stesso dichiara, «una combinazione di eventi e casualità ha deciso la mia permanenza in Canada. Il sistema qui funziona, c’è disciplina e rigore». E ancora: «E pensare che fino ad un anno prima ero partecipe della movida televisiva notturna, mi sono ritrovato dal Winter Music Conference di Miami con Bob Sinclair, alle prese con la metropolitana di Toronto ed il freddo polare».

Stanco del sistema italiano, a 35 anni decide di reinventarsi e così si trasferisce in nord America. «I primi tempi sono stati duri e cupi – racconta Iacullo – non è facile catapultarsi in un’altra società e cercare di emergere, devi prima imparare il loro linguaggio, e non solo nel senso della parola, ma anche dai loro modi di vivere ed interagire». Nonostante le difficoltà, nel 2012 ha iniziato un nuovo lavoro, manager di un locale, per poi cambiare radicalmente. Inizia a lavorare nel settore moda come sales manager ma nel 2015 decide di mettersi in proprio e compra la corporation per cui lavorava all’epoca, situata in un’area benestante di Toronto città.

Un anno fortunato, per il 42enne salernitano che, nel frattempo, conosce l’attuale moglie, Nadine, che appoggia in pieno il suo progetto, rendendolo ancora più chic. Nasce così Capo Salerno, in onore della sua terra. «Ero sempre più convinto, stando all’estero, che essere italiani è una fortuna, l’italiano fa moda, è trendy», racconta poi Paolo Iacullo, che con orgoglio ricorda il giorno in cui il primo cittadino di Toronto, John Tory, entra nel suo negozio perché aveva avuto modo di ascoltare la loro storia tutta italiana. «Siamo stilisti personali di vari show televisivi tra cui “master Chef Canada”, vestiamo i giudici, ed altri programmi».

E a chi gli chiede come all’estero venga visto un italiano, Paolo replica senza alcun dubbio: gli stranieri apprezzano lo stile, l’eleganza, la classe, il saper mangiare e la creatività. «Credetemi, conoscono più gli stranieri dell’Italia che noi! Mi parlano di Marcello Mastroianni, Sofia Loren e Gina Lollobrigida come grandi idoli (e lo sono), ho voluto rispolverare e studiare tutto ciò che ha reso l’Italia grande in passato!».

Iacullo è certo: l’estero vuole il made in Italy, perché per loro lo stile è tutto ciò che fa classe; «essere ben vestiti, dieta mediterranea, romantico ed intraprendente. E’ qui che ho capito che bisogna dare loro il Made in Italy» che già di per sé è un brand perché, sottolinea il canadese d’azione, «tutto ciò che abbia inciso Made in Italy fa moda, da un semplice cucchiaio ad un alto capo di moda». Tutte cose che purtroppo nel Belpaese non hanno successo. «Purtroppo in Italia ci sottovalutiamo molto, siamo una Ferrari senza pilota. Ad oggi sono contento di importare solamente prodotti italiani di alta moda, alimentando le aziende nostrane – sottolinea ancora Iacullo – Grazie a questo business ho la possibilità di essere in Italia mediamente ogni mese nei vari fashion shows e produzioni, da Milano a Napoli».

Da qui un appello a tutti coloro che stanno cercando di realizzare i loro sogni nella loro terra d’origine: «Ho creduto molto nel Made in Italy, e lancio un messaggio a tutti coloro che in Italia sperano… credeteci, siamo italiani, abbiamo una marcia in più. Non so cosa potrebbe riservarmi il futuro nord americano, per adesso mi trovo bene in questa “terra”, ma la nostalgia del Belpaese è sempre dentro di me. Intanto continuo ad investire qui e ad oggi dico solamente ne è valsa la pena».

Recentemente, Iacullo è stato nominato Ambasciatore di Salerno. Si tratta di un’iniziativa del consigliere comunale e provinciale Dante Santoro che ha l’obiettivo di mettere in rete persone che hanno lasciato la loro terra, che hanno dato vita ad attività di successo per sentirsi sempre legati al proprio territorio.

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