Alla Todis arriva Russo: al via la bagarre play-off

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di Matteo Maiorano – Spirito rivoluzionario e una voglia matta di sorprendere. La Todis Salerno ’92 targata Angela Somma è il fiore all’occhiello del basket cittadino. La presidentessa granata, al timone fin dalla fondazione del sodalizio nel lontano ’92, ha trasmesso alle giovani cestiste salernitane tutta la propria passione per lo sport. Figlia del celeberrimo dirigente della Salernitana Bruno, protagonista dietro la scrivania del ventennio a cavallo tra il ’40 e il ’60, Angela in questi anni non ha mai smesso di comunicare i valori positivi della disciplina. La Todis, in lotta per un posto agli spareggi promozione per l’A2, vanta un organico estremamente valido in tutti i reparti. Il giusto mix tra una gioventù cosmopolita e l’esperienza di categoria, che, si spera, farà la differenza soprattutto nel post season. In occasione della trasferta di Potenza, ha fatto il suo esordio sulla panchina coach Aldo Russo. Il tecnico, vittorioso alla prima sui lucani per 75-47, è subentrato dopo che la società ha deciso per la rescissione del contratto che legava ai granata l’ex allenatore Andrea Forgione. “Gli obiettivi di inizio stagione erano quelli di maturare le prime posizioni utili nella griglia play-off – spiega Angela Somma – ma abbiamo toppato. La squadra non ha convinto ed ho preferito cambiare prima del termine della stagione regolare. Quando le cose non girano non è possibile cambiare l’intero roster, ma adattare questo ad una nuova figura di riferimento. Ritengo che la squadra non abbia nulla qualitativamente in meno di Scafati o Battipaglia. L’unica fuori quota è Capri”. Il team isolano vanta in squadra giocatrici esperte che giocano nelle diverse Nazionali rappresentate. Battipaglia, altro organico da non sottovalutare, ha in organico diverse atlete giovani che, per via del doppio tesseramento, hanno già raccolto un minutaggio importante nel massimo campionato: “La nostra forza è invece la diversità. La squadra ha un’ossatura forte: Daniela Gomez, guardia classe ’85, out per infortunio, è il fiore all’occhiello della squadra. La aspettiamo subito sul parquet. Poi Cheyenne Van Der Linden, diciannovenne olandese alta un metro e novanta, rappresenta il nostro usato sicuro per il futuro, una ragazza che speriamo di crescere nella grande famiglia Todis. Ricordiamo inoltre Lucila Cragnolino, ala forte italo-argentina classe 2000, che ha già dimostrato di avere doti importanti in questo torneo. Dulcis in fundo la nazionale venezuelana Mariana Duran Calvette, play e risorsa del gruppo”. A Potenza Russo ha permesso di raccogliere minutaggio anche alle giovani Galizia, Di Maio, Onuga e Carfagna, che hanno così visto il parquet: “E’ fondamentale far giocare anche atlete meno esperte, per far prendere confidenza con il campo e plasmare il carattere sportivo. Il coach è un esperto da questo punto di vista, essendo direttore tecnico dell’Hippo Basket. Ringrazio a tal proposito il sodalizio di Frascino per aver permesso a coach Russo di vestire i panni di allenatore del Salerno Basket”. La sinergia in atto tra Todis e Hippo Basket ha permesso alle giovani cestiste del territorio di proseguire il percorso sportivo, evitando di dilapidare un patrimonio sportivo: “Sono orgogliosa di questa collaborazione. A Salerno c’è la mentalità di coltivare solo e unicamente il proprio orticello. A lungo andare le ragazze abbandonano questo sport, proprio in assenza di ponti tra le diverse realtà. Già all’età di 12 anni andrebbero coinvolte nelle altre società del territorio: andrebbe fatto una sorta di reclutamento, magari costituire un unico grande club”. Sabato alle 18 arriva Bari: “La sfida contro la Pink Sport Time è uno spareggio in ottica play-off. Non voglio fare calcoli, dobbiamo vincere per lanciare un messaggio all’intero raggruppamento. Spero che il PalaSilvestri sia colmo in ogni ordine di posto, è un traguardo che voglio raggiungere con il mio pubblico”.

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