Appuntamento con la pizza fritta a San Mango Piemonte

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Sabato 9 settembre e domenica 10 settembre, presso il centro parrocchiale di Sordina di San Mango Piemonte, si terrà un golosissimo appuntamento: la festa della pizza fritta.
Oltre alla pizza fritta, regina della serata, sarà possibile gustare tante specialità del territorio e godersi attività e giochi divertenti organizzati dall’Associazione Sorrisi Sparsi, a partire dalle ore 18:00.
Che cosa rende speciale e gustosa la pizza fritta?
La peculiarità di questo gustosissimo prodotto è la sua facilità di preparazione. Basta immergere, infatti, l’impasto della pizza (ripieno o anche vuoto) nell’olio bollente e friggere il tutto fino a raggiungere la giusta doratura.
Si dice che questo piatto sia nato nel periodo della Seconda guerra mondiale, quando la pizza cotta nel forno a legna era diventata un prodotto di lusso che pochi potevano permettersi.
Per tradizione, infatti, la pizza veniva impastata dai mariti pizzaioli e fritta successivamente dalle rispettive mogli, per essere infine venduta direttamente in strada: un vero street food nei cosiddetti “bassi napoletani”.
Nel film “L’oro di Napoli” del 1954 di Vittorio De Sica, con una favolosa Sophia Loren come protagonista, quest’ultima interpretava proprio una di queste mogli dedite alla vendita delle pizze fritte in strada. “Scialatevi, venite a fare merenda! Mangiate oggi e pagate la pizza tra otto giorni” gridava la Loren ai passanti. Uno dei nomi della pizza fritta, infatti, è “a ogge a otto” in quanto era uso mangiare la pizza “a credito”; la si consumava subito e si saldava dopo otto giorni.
Nel 2022 un’integrazione è stata aggiunta al Disciplinare Internazionale della Vera Pizza Napoletana, dedicata alla pizza fritta. L’appendice comprende le due varianti più conosciute: la tonda e quella a forma di mezzaluna, forse più conosciuta come “calzone”.
Relativamente al ripieno, sono due le varianti originali: la pizza fritta con cicoli (ciccioli, friccioli, grasette o come dir si voglia, parliamo di un prodotto ottenuto dalla lavorazione del grasso del maiale ed insaporito con aromi a seguito dell’essiccazione), e la pizza fritta con la provola e il pomodoro. Tutti gli altri ripieni arrivano dopo: ricotta e salame o prosciutto, mozzarella e pepe, salsiccia e friarielli, e così via.
Il pluripremiato pizzaiolo Enzo Coccia ci tiene a fare una precisazione importante: non confondere la pizza fritta con la zeppola salata. La prima presenta un impasto tenace, mentre la seconda ha una componente quasi liquida.
Infine, c’è la “pizzella”, o “montanara”, ovvero una pasta cresciuta e fritta, sulla quale viene applicata salsa di pomodoro, formaggio grattugiato e basilico; una vera delizia.

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