L’amore al tempo dei social

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di Clemente Donadio

Erano gli anni Novanta e i termini più utilizzati dai giovani erano Msn, trillo oppure semplicemente sms. Addirittura, quando il pensiero volava verso un amico, il compagno di banco o l’amore della propria adolescenza, bastava fare uno squillo sul cellulare e il tutto significava “ti sto pensando”.

La situazione adolescenziale è cambiata di molto. Se prima l’unico svago di un ragazzo era giocare con “snake” – il famoso serpentello che doveva ingerire più uova possibili –, adesso scattare un selfie o fare video con Snapchat sono passatempi che richiedono non solo energie ma anche impegno per raggiungere un certo numero di cuoricini.

Si sa, il lato amoroso è sempre stato un tasto particolare per i giovani tra i banchi di scuola. Chi non ha mai piegato un bigliettino e ha fatto in modo che arrivasse sottobanco alla ragazza che gli interessava? Il “ti vuoi mettere con me” con le caselline del SI e del NO, è diventato un must indimenticabile degli anni 80/90 o forse anche prima.

Ad oggi un ingente numero di like ad una foto o un commento posto grammaticalmente nel modo giusto, hanno la funzione di far intendere alla persona per la quale si prova un certo interesse che ci stai provando. Questa tattica di corteggiamento ha reso il mondo dei social una nuova era importante per l’approccio. Quindi, le differenze tra l’epoca del piccione viaggiatore e quella dei Whatsapp sono sostanziali. Non ci crederete ma gli adolescenti, oggi, hanno abbandonato Facebook per aderire a nuovi social.

Per i giovanissimi ciò che conta è non farsi leggere dai genitori e “vivere” su di una piattaforma virtuale frequentata principalmente dai coetanei. Tra le app maggiormente cliccate dai teenager ritroviamo: Musicall.ly, un’applicazione per registrare dei video in cui si canta, si balla, si muovono le labbra su una base già impostata; Snapchat, un social accessibile solo da smartphone e i contenuti si autodistruggono e dopo un po’ di tempo scompaiono per sempre.

Infine, quella ormai più popolare anche tra gli adulti, Instagram. Ha un’impostazione prettamente fotografica e permette grazie alle “stories”, della durata di 15 secondi, di tenere aggiornati tutti i followers sulla propria vita e sui propri interessati con video e foto.

Grazie a studi e ricerche, si può percepire che gli interessi sono cambiati e l’apparire su di uno schermo è uno degli interessi principali dei ragazzi di oggi. Prima nascondersi e farsi trovare, mettendo in gioco la propria astuzia e urlare “salvo me” toccando un muro era da eroi, oggi farsi vedere e farsi cliccare è da influencer e molto di moda.

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