Nodo campionati, Mario Valiante: “Necessario Congresso straordinario per capire che strada percorrere”

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di Matteo Maiorano – “Campionati? Necessario congresso straordinario per evitare di trascorrere l’estate nelle aule di giustizia”. Mario Valiante, avvocato e membro per diversi anni della procura federale Figc, nelle settimane tra le più difficili dell’era repubblicana analizza i risvolti che il Covid-19 sta per portare nei tornei nostrani. A partire dal taglio degli stipendi ai calciatori, per il quale la Juventus, la prima ad operare ufficialmente in tal senso, risparmierà nei mese a venire 90 milioni di euro. “Se volessimo ragionare in termini prettamente giuridici ai calciatori non può essere decurtato lo stipendio. Ma parliamo di una causa straordinaria, per la quale già atleti di diverse società tedesche hanno autonomamente deciso di ridursi l’ingaggio. I tesserati potrebbero fare un’azione di solidarietà devolvendo alla Protezione Civile parte dei soldi, senza aspettare la falce che gli smonti lo stipendio. Faccio i complimenti all’ Aic – prosegue Valiante – che in tempi non sospetti fece comprendere la gravità del problema, parlando di salute e non di calcio. Il giuoco in senso stretto non viene prima di altri diritti”. Sui campionati, temporaneamente fermi dala prima settimana di marzo, vige ancora molta incertezza. Inzaghi, tecnico del Benevento, sarebbe disposto a disputare le partite anche tra luglio ed agosto, pur di portare a termine la stagione. Il suo Benevento è primo, a distanza siderale dalle inseguitrici: “Gli unici precedenti nei quali la stagione non è stata portata a termine risalgono al periodo bellico. Da allora il calcio è cambiato ed è giusto parlare di diritto superveniente, in virtù di nuove circostanze, attori ed accadimenti. Ad oggi restano in sospeso solo i tornei nazionali: ritengo dunque che, al momento opportuno, vada fatto un Cogresso straordinario in Federazione, onde evitare una pioggia di ricorsi ed un’estate a parlare di giurisprudenza tra aule di tribunali. Bisogna fare tutti un grande passo indietro. Ho sentito parlare di play-off – spiega l’avvocato – e di congelare la classifica attuale: ad oggi non è possibile parlare di conquiste acquisite ma diritti in itinere, perché per la matematica, in un senso o in un altro, mancano ancora dei punti. Le società deliberino in tempi rapidi per evitare contenziosi”. Le categorie minori saranno quelle a soffrire maggiormente per via dei mancati ricavi: “C’è bisogno di un piano Marshall per il riavvio. Vorrei ricordare che il Pil del calcio e dello sport è pari al quattro per ‰ del nostro bilancio e i fondi dovranno essere spalmati per esigenze superiori. Non possiamo fare la questione di lana caprina e intasare i consigli di stato”. Capitolo multiproprietà: l’avvocato in questi anni si è battuto affinché la normativa fosse trasparente. A tal proposito Valiante parla di falla giuridica terribile: “Dissi a Gravina (Presidente della Figc, NdR) che bisognava deliberare in maniera certa, elaborare una norma superveniente. Si è adottata la strategia di nascondere il problema, quando invece doveva essere posto all’ordine del giorno. Quando vediamo l’immagine di un calciatore che batte la mano sul petto, sul simbolo nel quale si rispecchia l’identità di una città, non sappiamo quante magliette ci sono sotto. Lo sport è passione – sottolinea Valiante – se sottrai le emozioni diventa un deserto arido”.

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