Presentato a Palazzo Sant’Agostino il programma del Festival degli Antichi Suoni di Novi Velia

0
284

Tutto pronto per la XXIII edizione del Festival degli Antichi Suoni che avrà luogo in Piazza Longobardi a Novi Velia dal 1 al 3 Settembre. 

Tre giorni di spettacolo tra sfilate, musica, seminari di danza e balli popolari, tre giorni per rivalutare e riscoprire il fascino e la tradizione di un territorio che ha tanto da raccontare. La direzione artistica della manifestazione è affidata ad Ettore De Lorenzo con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno e del Comune di Novi Velia. “Una ripartenza importante dopo il COVID” – ha sottolineato il sindaco Adriano De Vita. “Un momento d’incontro originale nato in occasione dell’apertura del Santuario della Madonna del Monte Sacro, quando si incontravano i suonatori della zona. Da quest’idea di fondo è nata la volontà di creare un evento di aggregazione unico nel suo genere”. Il Festival non è solo l’appuntamento di una comunità ma di tutto il territorio. “Si tratta di un momento di identità culturale e sociale importante” – ha dichiarato il vicepresidente della Provincia Giovanni Guzzo. “È bello vedere tanti giovani affascinati dalla nostra tradizione e soprattutto è fondamentale che questo festival cresca di anno in anno. Stiamo pensando di organizzare dei veri e propri corsi per i cultori della musica popolare in collaborazione con la Regione Campania e con il conservatorio di Salerno e di dar vita ad una Fondazione nella quale coinvolgere enti pubblici, privati ed associazioni”.

L’artista di punta di questa edizione sarà Mimmo Cavallaro che porterà la musica etnica calabrese nel caratteristico borgo medievale. La manifestazione rappresenta uno scambio culturale anche tra le varie regioni del sud Italia con lo scopo di conservare l’identità storica di questi luoghi coinvolgendo gruppi musicali, giovani e soprattutto tanti curiosi. Sarà un festival di ampio respiro che tramanda il senso di appartenenza ad un territorio mantenendo acceso il fuoco della memoria storica.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here