Question time e Forum dei giovani, salta il voto in commissione. Opposizioni all’attacco: “Siano si dimetta”

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Opposizioni all’attacco dopo la mancata approvazione in commissione Statuto e Regolamento dello strumento del Question Time e del testo testo del regolamento sul Forum dei Giovani. A sollevare il caso il capogruppo di Forza Italia Roberto Celano: “Ancora una volta in Commissione Statuto e Regolamento si è assistito ad una pantomima vergognosa. Da oltre un anno, ormai, in Commissione si discute della necessità di introdurre e regolamentare il Question Time, sulla cui opportunità, quale strumento per ottimizzare i tempi relativi ad interrogazioni e raccomandazioni in Consiglio Comunale, di recente, si era espresso favorevolmente anche il Sindaco. La Commissione – aggiunge – aveva affidato la redazione di un testo condiviso a commissari di maggiorana e di opposizione. Il testo, di poche righe, liquidato dal gruppo incaricato è poi, nel tempo, stato modificato più volte, recependo sollecitazioni ed emendamenti di diversi esponenti di maggioranza. All’atto del voto in Commissione, la gran parte dei consiglieri di maggioranza, perfino i promotori degli emendamenti e delle proposte di modifica accolte, hanno ritenuto di votare contro, rispondendo presumibilmente alla necessità, ormai evidente da lustri, di evitare l’introduzione di qualsivoglia strumento di democrazia e di dibattito in città”. Celano prosegue: “Nel contempo, nonostante le nostre continue sollecitazioni, anche il testo del regolamento del Forum dei Giovani, su cui a chiacchiere pareva esserci una larga condivisione, è praticamente scomparso dall’attenzione della Commissione, per l’ostruzionismo palese della maggioranza che risponde a logiche differenti dell’interesse della comunità e della necessità di coinvolgere i più giovani nelle scelte amministrative della città. La Commissione Statuto e regolamento, appare lapalissiano, non è in condizione di evadere alcun testo regolamentare inerente strumenti di partecipazione, di dibattito e trasparenza. La conduzione – conclude – della stessa è inidonea e le dimissioni del Presidente sarebbero atto dovuto rispetto al nulla prodotto da quando la Consiliatura ha avuto inizio”.

Critica nei confronti della presidente della commissione Tea Siano anche la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Claudia Pecoraro: “Da due anni in Commissione Statuto e Regolamenti si lavora al testo istitutivo del Question Time, che null’altro è se non un momento in cui i Consiglieri di maggioranza ed opposizione possono interrogare Sindaco, Assessori e/o dirigenti di settore su vari argomenti e progetti in corso, in aula pubblica, con la partecipazione democratica della cittadinanza, snellendo poi di fatto le sedute del Consiglio Comunale stesso”. “Per la redazione di questo regolamento – precisa Pecoraro – è stato costituito un gruppo di lavoro al quale hanno preso parte Consiglierə di maggioranza ed opposizione, come la sottoscritta, la Presidente della Commissione interessata, Tea Siano, e il suo Vice Presidente, Horace di Carlo. In questi mesi si è discusso a lungo in varie commissioni del testo da inoltrare agli Uffici per gli opportuni pareri, si è mediato su molte posizioni, in primis sulla nostra che chiedevamo la registrazione delle sedute e la diretta streaming, veementemente ostacolata dalla maggioranza. Le proposte di modifica avanzate dalla maggioranza sono state accolte, in un’ottica di interesse unitario all’istituzione del regolamento, e il testo collazionato da quel gruppo di lavoro è arrivato oggi in Commissione”. “La maggioranza – attacca l’esponente pentastellata – ha votato contro. La Presidente della Commissione, che quel testo ha contribuito a scrivere, ha votato contro. Solo il Vice Presidente Di Carlo ha espresso, con onestà intellettuale, parere favorevole. Ora, la meraviglia non è più sentimento che questa Amministrazione riesce a suscitare, avendoci da anni ormai abituato a straordinari colpi di scena, ma francamente non è dato comprendersi il procedimento logico che porta una persona a votare contro una cosa che ha contribuito a scrivere. Non è dato comprendersi il procedimento logico che porta i consiglieri di maggioranza che hanno visto accolti i propri emendamenti a votare contro. Del resto, non può comprendersi quello che non c’è. Nessuna logicità o scelta personale. Nessuna coerenza intima o capacità di giudizio autonomo. Solo il piegarsi a (quelle sì) logiche di sistema. Viene dichiarato in commissione che non si vede “l’utilità” dello strumento visto che gli assessori e i dirigenti “vengono in Commissione a parlare con tutti i consiglieri”, ed è in questa stessa affermazione la risposta”. Pecoraro prosegue: “Le commissioni sono segrete, non partecipate, il Question Time è pubblico con la partecipazione della cittadinanza. Sindaco e Assessori rispondono innanzi agli elettori, ai loro elettori, della gestione della cosa pubblica. Ma, forse, proprio questo il punto. Questa Amministrazione ha paura della Democrazia e della Partecipazione. È terrorizzata dall’esporre se stessa alla cittadinanza. Si chiede agli eletti di rendere conto pubblicamente agli elettori dell’esercizio del loro mandato, non è dato comprendersi perché abbiano tanta paura…a meno che non abbiano qualcosa da nascondere. Il Question Time – conclude – arriverà in Consiglio Comunale, l’opposizione ha i numeri per obbligarne l’inserimento all’ordine del giorno, e per l’ennesima volta che dimostrino alla cittadinanza quali sono gli interessi che curano: i propri o quelli della collettività. Salerno merita lealtà”.

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