di Mariarosaria Di Vece
Ad aprire la 53esima edizione del Giffoni Film Festival una carrellata di personaggi del mondo dello spettacolo, politici, scrittori, registri, intellettuali, professori universitari.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca tra i primi ospiti a percorrere il blu carpet tra la folla entusiasta e festane, ha concesso selfie e strette di mano. Numerosi i sindaci, provenienti da ogni parte della regione, che hanno partecipate al momento inaugurale e al taglio del nastro di Giffoni 53. Calorosa la stretta di mano con il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi. Al photocall scatti di rito con il direttore generale di Giffoni, Jacopo Gubitosi, con Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience, con il primo cittadino di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano. Tra le altre autorità presenti il presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri e il consigliere regionale Andrea Volpe. A seguire, il Presidente De Luca ha incontrato i junior delle sezioni Generator + 13 e + 16; “Il valore oggi di Giffoni – ha detto – è il segnale di speranza per il futuro che da qui parte. Vorrei che arrivasse anche da Giffoni il messaggio che come Regione Campania abbiamo lanciato già dal 28 ottobre scorso, quello del cessate il fuoco subito in Ucraina. Ci sono tanti piccoli vostri amici che oggi sono ancora sotto le bombe. In questi giorni avrete la possibilità di conoscere ragazzi di tanti Paesi e di tante città, farete bellissime esperienze e capirete come è bello parlare con vostri coetanei che provengono da altre parti del mondo, comprenderete quanto siete vicini, di come non ci siano distanze quando vi guardate negli occhi e condividete sentimenti umani e di amicizia. Quando tornerete nelle vostre città, portate questo messaggio: la cosa più importante è la pace, la solidarietà, il rispetto tra i popoli”.
Uno dei momenti più emozionante e partecipati della prima giornata è stata la Fanfara della Polizia a cavallo partita dalla Cittadella del Cinema e proseguita per il paese sino a Piazza Umberto I, iniziata subito dopo l’apertura del Festival, e seguita nella sua marcia da tanti junior e cittadini di Giffoni. Diretta dal Commissario Silverio Mariani, la Fanfara ha eseguito alcuni dei brani celebri della storia del cinema e della musica leggera, da “The Best” della compianta Tina Turner a “Stand by me”, portata al successo in Italia da Adriano Celentano, per concludere con il brano n. 2 di Shostachovic, inno del Giffoni.
Ad omaggiare Giffoni della sua presenza, per il terzo anno consecutivo, Erri De Luca, che ha contribuito all’ideazione dell’immagine simbolo di questa edizione, la mano aperta con richiamo, per ciascun dito ai cinque sensi. Lo scrittore si è soffermato anche sul concetto di “indispensabile”, tema di quest’anno: “indispensabile è qualcosa che sentiamo di dover fare, alla quale non ci possiamo sottrarre. Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, e quindi la guerra è scoppiata in Europa attraverso una disgraziatissima invasione – racconta – con un amico abbiamo acquistato un furgone usato e siamo andati lì, nei posti in cui ci veniva chiesto questo piccolo aiuto. Una goccia nel deserto, sì, ma nessuna goccia nel deserto va sprecata. Abbiamo iniziato a fare andirivieni perché sentivamo che eravamo indispensabili. Finora ho fatto dodici viaggi in Ucraina, e io la considero una cosa indispensabile. Questo è l’indispensabile: il compito che improvvisamente ti arriva e che non hai cercato. Ti si presenta davanti in modo brusco e improvviso e dici ‘lo faccio’. Non sei libero di sottrartene”. Sono stati veramente tanti gli argomenti affrontati dallo scrittore insieme ai ragazzi della impact: sul mestiere di scrivere, che dice non essere un comunicare ma qualcosa che ha più a che vedere con l’intimità, rivela: “ho scritto tante storie ma non accumulo esperienza. Ogni volta, di fronte a una storia sono completamente principiante. Mi improvviso scrittore ogni volta che scrivo una storia”. Colpisce anche la sua dichiarazione di astensione al voto elettorale, dovuta, spiega, ad una matura consapevolezza di non avere rappresentanti delle vere istanze che stanno a cuore alle persone. “Ma immagino questo tempo come un tempo di attesa, attesa che spunti una nuova rappresentanza, che non può non arrivare dal basso. Voi – dice ai giffoner della Impact – per me siete già una risposta”.
In anteprima al Giffoni Film Festival “La prima volta che siamo stati bambini”, esordio alla regia di Claudio Bisio, che ha fatto ieri il suo ingresso in sala accompagnato dai giovani attori protagonisti di questa emozionante pellicola,
Carlotta De Angelis, Vincenzo Sebastiani, Alessio di Domenicantonio e Lorenzo McGovern Ziani. Tre bambini giocano alla guerra mentre intorno esplodono delle bombe vere. La morte di un compagno spinge i piccoli a partire per una missione di soccorso. Lo sfondo è quello della Seconda Guerra mondiale; la loro fuga darà il via a una seconda, disperata missione di soccorso, quella di una suora e di un militare in convalescenza che subito si mettono sulle loro tracce. Un’amicizia che cresce di giorno in giorno, la spensieratezza dell’infanzia violata dalle vicissitudini della guerra, l’incoscienza dei bambini pagata a caro prezzo, questi gli ingredienti principali che caratterizza il film di Bisio. Grande intesa tra il regista e i suoi piccoli attori durante le interviste in sala Truffaut. “Mi sono appassionato a questo progetto, con i miei soci e Medusa. La prima sfida ovviamente era quella di trovare il regista adatto. E alla quarta riunione hanno fatto il mio nome. Ho accettato sì, ma con riserva. Avrei girato il film solo se avessi trovato i bambini giusti. E li ho trovati. Allora ho detto sì, lo faccio.” È a questo punto gli sguardi dei quattro ragazzi in sala si illuminano.
Tra i volti più noti, Vanessa Scalera, l’attrice pugliese interprete di ” Sostituto Procuratore Imma Tataranni”, trasmessa sulla RAI e premiata da audience e dalla critica. Durante l’incontro, la Scalera ha discusso anche del mestiere di attrice: “Amo il rapporto con l’altro, cerco subito l’empatia con l’attore. In più, non mi sono ma sentita una prima attrice, ho amato anche interpretare personaggi secondari o corali. Mi piace la comunità quando si gira ed io sono stata sempre fortunata a lavorare con attori bravissimi, che ti sanno trasmettere entusiasmo”. Sul futuro di Imma Tataranni, Vanessa Scalera non esclude l’idea di un “cross over”, un possibile incontro tra le “donne del Giallo” della TV: “Sarebbe davvero suggestivo ed il pubblico lo apprezzerebbe tantissimo”, ha affermato l’attrice. Ad una domanda di una giovanissima Giffoner che le ha chiesto come non emozionarsi in pubblico, l’attrice non ha ceduto alla commozione e in lacrime, l’ha incoraggiata ad affrontare questo timore facendo molto teatro e mettendosi davanti ad un palco, “come hai fatto poco fa davanti a tantissime persone che ti ascoltano. Un’azione che, credimi, ancora mi riesce difficile perché tutti noi abbiamo a che fare con le nostre forze e le nostre fragilità “.
Altro ospite Diana Del Bufalo che inaugura le mini press alla Multimedia Valley. Ritorna al Giffoni per la seconda volta “Un ambiente talmente famigliare che non mi sembrava fosse passato così tanto tempo dall’ultima volta”. Attrice, conduttrice, cantante, una vera artista a 360° . “Ho sempre desiderato lavorare nel mondo dello spettacolo, avevo solo bisogno di cogliere l’occasione giusta”, ha così parlato del suo debutto con la partecipazione al talent di Maria De Filippi, Amici, con affetto e riconoscenza; ha ripercorso con i giffoner alcune tappe ed esperienze lavorative degli ultimi anni, sottolineando sempre quanto sia stata fondamentale la passione che nutriva per questo mestiere fin da bambina e quanto ami il contatto diretto con i fans e con il pubblico, infatti é molto attiva anche sui social, “alleggerire la vita degli altri con il mio lavoro è una grande responsabilità, l’affetto del pubblico mi ripaga del fatto che sto costruendo bene la mia strada”. A proposito di cinema, da poco sono terminate le riprese di una commedia original Prime Video di cui è protagonista e diretta da Michela Andreozzi che uscirà nel 2024, di cui ha rivelato qualche anticipazione: “Sarò Maddalena, una ragazza insicura che imparerà ad amare la sua unicità e a sentirsi addirittura sexy, grazie alla complicità di un’amica e, soprattutto, al proprio cambiamento che parte da dentro”. tra progetti e sogni ancora non realizzati, la partecipazione a una produzione americana. Infine incoraggia i ragazzi : “Divertitevi, volate alto, amate. Avete tutta questa energia, siete svegli, intelligenti, non sprecatela. Vi auguro la leggerezza necessaria per affrontare le vostre scelte. Soprattutto, siate voi stessi”.
Tanti i temi trattati e affrontati con i giovani giurati, dall’importanza della donazione degli organi, messaggio lanciato dai dottori Roberta Borrelli, Laura Baccari e Vincenzo Del Giudice, all’incontro con Vincenzo Tortora , dell’istituto nazionale di astrofisica, per interloquire sul cosmo e i miraggi gravitazionali.
Angelina Mango e FEM hanno infine aperto il Giffoni Music Concept dopo essersi raccontate ai tanti fans e piccoli giurati che le hanno attese e acclamate.