Una palestra di vita

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Si sente spesso parlare ultimamente, anche in ambito scolastico, di educazione al sentimento, di intelligenza emotiva, ma di cosa si tratta nello specifico? Le emozioni sono stati mentali e fisici associati a modificazioni della psiche attraverso stimoli interni o esterni. Si differenziano però dal sentimento, anche se spesso vengono utilizzati come sinonimi, perché rivestono una funzione relazionale e una autoreferenziale, cioè comunicano uno stato d’animo a sé stessi e all’altro.

Secondo gli studi di Cannon e Bard, lo stimolo “emotigeno” può essere un evento, una scena, un’espressione del volto o un particolare tono di voce, qualcosa che scatena nell’individuo una particolare reazione. Durante la mia esperienza di laboratorio teatrale, ogni giorno incontro persone che riescono ad emozionarsi attraverso il teatro, scatenando reazioni che la routine quotidiana reprime perché presi dallo studio, dal lavoro, dai mille impegni che ogni giorno la vita ci prospetta. Il teatro diventa mezzo attraverso il quale vivere mille emozioni e attraverso il quale educare alle emozioni soprattutto in ambito pedagogico.

Per fare un esempio di come il teatro possa essere un potente strumento educativo, conoscitivo ed evolutivo, voglio parlarvi della mia esperienza di laboratorio con bambini, adolescenti e adulti nell’officina teatrale Primomito. Stimolando con specifiche esercitazioni i bambini ho notato come questi siano naturalmente aperti alle emozioni, i freni inibitori sono minori per cui vivono l’emozione con più spontaneità. Il teatro, inoltre, diventa un potente mezzo per affrontare le paure, le timidezze, cosa che diviene più semplice soprattutto quando si forma un gruppo di laboratorio affiatato. Il gruppo fortifica il singolo e lo aiuta ad affrontare i suoi punti di debolezza e a rinsaldare i suoi punti di forza.

Gli adolescenti, che attraversano una fase di crescita delicata, attraverso il teatro vivono anche le emozioni che cercano spesso di reprimere nella vita: il pianto, il riso, il dolore, la gioia, vengono affrontati e spesso raccontati senza timore di essere giudicati. Gli adulti, invece, sono molto spesso ri-educati alle emozioni e sembrano diventare di nuovo bambini ma consapevoli di vivere un’esperienza formativa a 360 gradi. Questi sono solo pochissimi aspetti che ci dimostrano come il teatro, il laboratorio teatrale nello specifico, possa, usato consapevolmente, divenire una vera e propria palestra di vita.

a cura di Luana Izzo – Officina teatrale Primomito

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