124 scuole senza preside: settembre nero per gli Istituti campani

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I dirigenti del Sud sono stati assunti al Nord e i reggenti dovranno ovviare all’emergenza. Queste sono le notizie che arrivano dall’Ufficio scolastico regionale che ha comunicato che saranno 124 le scuole campane a ritrovarsi a settembre senza un dirigente. L’elenco degli istituti è stato pubblicato con una specifica: «le istituzioni scolastiche autonome, con un numero di alunni inferiore a 500, non prevedono la presenza di un dirigente scolastico con incarico a tempo indeterminato, a prescindere dalla carenza di presidi sul territorio». L’emergenza sarà, quindi, risolta assegnando ai presidi che gestiscono già un istituto la reggenza di un’altra scuola, che non è detto essere situata nello stesso comune o provincia della prima. Una situazione che avrà delle conseguenze sui servizi offerti. Le 124 scuole sprovviste di dirigenti si distribuiscono così sul territorio regionale: 40 nella provincia di Napoli, 38 nel Salernitano, 24 in Irpinia, 13 nel Sannio e 9 nel Casertano.

Roberta Vannini, segretaria regionale della Uil scuola, ha affermato: «centoventiquattro reggenze in una regione complessa come la Campania comporterà precarietà nelle scuole, che perderanno punti di riferimento. La scuola non può funzionare con dirigenti a mezzo servizio, per questo richiediamo soluzioni al dirigente regionale che diano stabilità. In Campania ci sono ancora aspiranti dirigenti dal 2011, molti si trovano al Nord ma aspettano di ritornare. Molte scuole potevano essere a loro assegnate».

Il ridimensionamento delle dirigenze è una conseguenza del piano di razionalizzazione delle istituzioni scolastiche voluto dal nuovo governo. Il piano prevede nuove soglie di iscritti al di sotto delle quali scattano gli accorpamenti. «Effetti devastanti» quelli che comporta sulla regione Campania dove verrà soppresso il 16% delle istituzioni scolastiche attualmente esistenti con conseguente perdita di occupazioni e di qualità dei servizi. Dati incerti arrivano anche dal numero delle strutture. In Campania, secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito e di un rapporto di Save the Children, sono solo il 6% le scuole che presentano locali adibiti a servizio di refezione. La Campania è, infatti, tra le ultime regioni nella classifica nazionale. I dati non sono incoraggianti nemmeno per i servizi di trasporto dedicati ad alunni con disabilità, solo il 33% delle scuole campane li prevede.

Francesca Scola

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