Bari, Caramanica(Rea): “Su ex Casermette ministro Crosetto tace e dubbi aumentano”

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Bari, Caramanica(Rea): “Su ex Casermette ministro Crosetto tace e dubbi aumentano”

“Tante ombre, tanti dubbi e troppe domande ancora inevase. A distanza di due mesi dalla nostra richiesta ufficiale di chiarimenti sulla situazione delle ex Caserme Milano e Capozzi di Bari – dove è prevista la realizzazione del famigerato Parco della Giustizia – il Ministro della Difesa, Guido Crosetto continua impietosamente a tacere: un silenzio assordante e irrispettoso verso tutti quei cittadini e quelle realtà territoriali che da mesi chiedono cosa stia realmente accadendo nella area delle ex Casermette, dove è seriamente messo a rischio il benessere di animali e la tutela dell’ambiente. Più volte sollecitati, infatti, dal Gabinetto del Ministro e dalla sua segreteria abbiamo ricevuto soltanto risposte evasive fino alla fatidica frase che la vicenda potrebbe essere coperta da segreto militare. Alla luce di tutto questo una domanda sorge spontanea: è fondato il nostro dubbio sull’esistenza di uranio impoverito all’interno di due strutture, oggi in fase di “affrettata” demolizione? A nostro giudizio, tale eventualità potrebbe essere verosimile a seguito anche del perentorio divieto di accesso all’interno delle ex Casermette di esperti nominati ad hoc al fine di verificare l’esistenza di animali, che in quel luogo avevano creato il loro habitat. A ciò, poi, si aggiunga il previsto abbattimento di centinaia di alberi ricompresi nell’area delle ex Casermette che costituiscono una grande polmone verde all’interno della città – che per legge deve essere preservata -, già oggetto di esposti da parte di alcune associazioni ambientaliste locali.
Inoltre, il problema è anche la mancanza di verità sul passato delle ex Casermette ove, per quanto a nostra conoscenza, ai tempi della guerra in Kosovo potrebbero essere state stoccate artiglieria pesante e relative munizioni. Attualmente la ditta preposta sta portando avanti frettolosamente le opere di demolizione quando invece la bonifica dell’area sarebbe dovuta essere effettuata da personale dell’Esercito ovvero da ditta altamente specializzata nel totale rispetto delle norme che regolano lo smaltimento di rifiuti speciali. Ci risulta invece che i detriti polverosi verrebbero caricati su camion e gettati in discarica: tutto questo corrisponde al vero? Allo stato dei fatti, dunque, sono davvero numerose le domande alle quali debbono essere date le dovute risposte nell’interesse primario della comunità, della sua salute e della sicurezza. Non ci fermeremo fintantoché il Ministero della Difesa continuerà a trincerarsi nel suo inopportuno silenzio. Crosetto batta un colpo”.

Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.

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