“Battipaglia Radici e Valori” : non siamo fuori dall’emergenza ambientale

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di Marcello D’Ambrosio

I trentatré container di rifiuti provenienti dal porto di Sousse, in Tunisia, non faranno più scalo a Battipaglia. C’è chi giustamente esulta, chi rivendica il risultato e c’è chi cerca di aprire una riflessione proiettata sul lungo periodo. È il caso dell’associazione “Battipaglia Radici e Valori”, ideata da Luigi Spera e che ha trovato subito adesione tra giovani, esponenti dell’associazionismo e politici come Valerio Longo, ex capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ed ex consigliere provinciale degli azzurri. Fu vera vittoria, si chiede l’associazione: “Come appresa la notizia è partita la rincorsa a santificare ed elogiare chi il proprio operato, chi i propri “canali istituzionali” e chi la propria vigile presenza sul territorio.
E magari hanno ragione tutti!
Noi invece riteniamo che sia molto più utile aprire una riflessione sull’esistente più profonda, più pregnante, più pragmatica.
Certo esultiamo per il fatto che questa nuova ondata di rifiuti non venga destinata al territorio battipagliese, ma non volgiamo lo sguardo dall’altra parte sapendo che andranno comunque ad essere parcheggiati a pochi chilometri da noi. Inoltre, ed è questo il nodo centrale, sul nostro territorio il problema ambientale esisteva ed esiste tuttora. La gestione ambigua dei rifiuti è dato ormai acclarato. Le bonifiche alle discariche, come quella della Castelluccia, è argomento ancora aperto e mai chiuso. La presenza dell’unico sito dove sversano i rifiuti indifferenziati tutti i comuni della provincia di Salerno permane. La presenza abnorme di società private che trattano rifiuti è un altro dato di fatto. Per tutto questo e per altro ancora non possiamo festeggiare. Lo faremo quando la nostra città vedrà finalmente la luce e uscirà dall’emergenza ambientale, nella quale è stata relegata dalle scelte politiche del governo regionale e dalle colpevoli indecisioni dell’amministrazione comunale. Si apra subito, da parte dell’amministrazione cittadina e della regione, un dibattito serio che indichi date ed azioni amministrative chiare e precise che si intendono porre in essere per affrontare veramente i problemi che umiliano l’intera Piana del Sele”.

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