Battipaglia, stop al compostaggio. Francese: “Risultato grazie a nostro governo e dei cittadini”

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“Lo STIR di Battipaglia non ospiterà alcun nuovo impianto di compostaggio dei rifiuti organici: lo ha sancito la Giunta Regionale approvando la delibera sulla riprogrammazione delle risorse finanziarie FSC 2014/2020. Pure a fronte del ritardo scontato dal provvedimento, ci dichiariamo soddisfatti per questo ulteriore passo, frutto del lavoro di questa amministrazione e, soprattutto, della determinazione del popolo battipagliese”. Commenta così la decisione della Regione di stralciare il progetto dell’impianto di compostaggio a Battipaglia, il sindaco Cecilia Francese che coglie l’occasione per fare chiarezza sulla vicenda: “Un lavoro che è iniziato nel 2019 con la protesta davanti allo STIR e, dopo un dialogo incessante e numerose sollecitazioni agli Enti competenti, si incammina verso una soluzione definitiva nella direzione auspicata da tutti i cittadini. Già nel 2020 – spiega la sindaca – l’Ente d’Ambito di Salerno aveva dichiarato il territorio di Battipaglia come area satura difatti escludendo ogni possibilità che lo stesso avesse potuto ospitare un nuovo impianto di compostaggio. Nella giornata del 28 settembre, la giunta regionale, seppure in ritardo, ha fatto un ulteriore passo verso la definitiva modifica del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani nella direzione voluta da una intera Città che pretende di non essere più la discarica della Provincia di Salerno. Tutto questo, ribadiamo, grazie ad un governo cittadino che si è assunto le proprie responsabilità ed ha lavorato sodo, forte della presenza e dell’attenzione costante di una intera comunità pronta ad ogni azione pur di difendere la Città da ulteriori offese”. “Qualcuno, tra l’altro un perfetto ultimo arrivato, ha cercato di intestarsi questo risultato, di rivendicarlo addirittura come una propria vittoria personale. Questo risultato – conclude Francese – è nostro: della Città di Battipaglia e dei suoi cittadini che hanno lottato, lottano e lotteranno anche in futuro per i propri diritti. Tutto il resto è vuota propaganda”.

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