Daniele Milo, tra sfoglie d’oro e colombe divine

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E’ tornato da circa un anno sulla scena, a Mercatello, in via Trento, un laboratorio che, con il suo nome, certamente non resterà indifferente ai tanti salernitani appassionati di lievitati: Le sfoglie d’oro.

A gestirlo, dall’estate scorsa, c’è Daniele Milo. Classe ’91, è giovane ma ha una lunga esperienza nella cucina e nella pasticceria, sviluppata, prima di approdare a Salerno, nella sua città d’origine: Angri.

Impegno e sacrificio lo hanno sempre contraddistinto: lo si nota sin da subito, non appena si entra nel suo piccolo ma affollato laboratorio, che, come si direbbe in gergo – e in un mondo come quello del food nessun’altra espressione potrebbe essere più adatta – non si è mai montato la testa.

Dalla mattina sino a tarda sera impasta senza soluzione di continuità, dopo aver rinfrescato il “suo” lievito madre, brioches, cornetti, zeppole, graffe, realizzate con svariate farciture, da quelle più classiche sino a quelle necessarie per assecondare la clientela notturna.

Ma, poi, aspetto non di minor conto, c’è la passione di Daniele per i lievitati, che lo ha spinto anche a partecipare ad importanti manifestazioni nazionali, ultima delle quali il concorso “Divina Colomba”: nella categoria “Colomba Creativa”, su 246 partecipanti, ha raggiunto il terzo posto con quello che è un vero e proprio fiore all’occhiello della sua produzione, all’arancio, caramello ed amaretto.

Un successo, quest’ultimo, che va ad aggiungersi a quello dell’anno scorso nell’ambito della manifestazione “Maestro Panettone”, in cui giunse al secondo posto con una sua creazione.

Oltre al gusto premiato, tanti altri se ne possono scegliere: tradizionale, triplo cioccolato, albicocca pellecchiella del Vesuvio, frutti di bosco e cioccolato bianco, limone di Amalfi e cioccolato bianco e pistacchio di Bronte.

Interessanti anche le pastiere, dalla ben bilanciata aromaticità, e in cui è la ricotta di pecora siciliana a fare la sua parte, ed il pan casatiello con salumi e provolone del Monaco, dalle fattezze simili a quelle di una colomba ma con all’interno i classici ingredienti – di qualità – che caratterizzano il classico rustico pasquale.

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