De Luca l’attacco frontale a Napoli e giunta e l’exit strategy

0
807

La strigliata è stata generale. Nessuno escluso. Si racconta di un Vincenzo De Luca arrabbiato con tutti. Il bilancio, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso ma la lista delle cose che non vanno è stata lunga. Dal sindaco fino al capostaff e al direttore generale è stato un durissimo attacco. Un altolà che anticipa un controllo più serrato del governatore in vista anche di un possibile piano B: un ritorno al Comune di Salerno. Ritorno, tra l’altro, che secondo un primo schema potrebbe prevedere lo scioglimento anzitempo del Consiglio comunale per consentire un election day con le regionali. Questo nel caso in cui il terzo mandato, così come pare che sia, tramonti definitivamente. Naturalmente per ora De Luca cavalca ogni appiglio per rimare in sella a Palazzo Santa Lucia ma la strada sarebbe sempre più stretta. Così ad un anno dalle possibili elezioni il governatore avrebbe tutta l’intenzione di rimettersi i panni da sindaco e mettere ordine a Palazzo Guerra. Anche in questo pare che il sindaco attuale, Enzo Napoli, nonostante le accuse sia rimasto di ghiaccio, anzi esaltandone poi l’incontro a mezzo stampa il giorno successivo. Invece all’Hotel Mediterranea la tensione è stata alle stelle. Troppi litigi interni e troppo fuoco amico all’interno dell’esecutivo che nonostante il rimpasto pare che non abbia mai più ritrovato la giusta amalgama. Non sono stati da meno Picardi ed Enzo Luciano, i due vertici burocratici che da qualche tempo si sopportano più che supportano. Sui dirigenti, poi, l’attacco frontale e la volontà di cambiare tutti e tutto. «Non possiamo prenderci chi è stato mandato da altri comuni», pare che si sia vociferato. Un rimpasto burocratico che dovrebbe partire dopo l’approvazione del bilancio bis prevista per giovedì. Che la campagna elettorale di Vincenzo De Luca abbia inizio. A Palazzo Guerra sono avvisati: attenti, lui ci guarda.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here