De Luca: «Napoli città da terzo mondo. Con variante Delta rischio chiusura totale»

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Nella consueta diretta Facebook del venerdì, Vincenzo De Luca non risparmia critiche ai concittadini, invitandoli a sottoporsi alla campagna vaccinale. Il Presidente della Regione non manca di ricordare il diverso approvvigionamento di dosi di vaccino tra regioni, che sembrano penalizzare sempre la Campania, apprestandosi a firmare – alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto firmato dal ministro Speranza – l’ordinanza n.19, che vieta vendita e consumo di alcolici dopo le 22 e mantiene l’obbligo di mascherina all’aperto su tutto il territorio regionale. Polemiche  anche per la città di Napoli: “Senza la Regione, Napoli sarebbe come una città del Sud America”, dice.

Napoli si avvia verso una stagione elettorale. Ho detto e voglio ripetere in maniera brutalmente chiara che se non ci fosse stata la Regione Campania avrebbe imboccato la strada delle città sudamericane. Napoli si è salvata per la sua grande storia, il patrimonio che ci deriva della generazioni precedenti e anche per le cose messe in campo dalla Regione senza la quale il declino sarebbe stato drammatico”. Cosi’ il presidente della Regione Campania nella diretta Fb. “Mi e’ capitato ieri di capitare davanti alla galleria della Vittoria chiusa da dieci mesi, traffico impazzito – ha aggiunto – siamo a livello di terzo mondo per il traffico”.

Apprendiamo che si sta diffondendo la variante Delta e che la Campania ha già dei focolai di variante Delta. Se consideriamo il fatto che chi ha fatto solo la prima dose non è al riparo dalla variante Delta, e se consideriamo il fatto che mancano all’appello centinaia di migliaia di cittadini che non hanno aderito o fanno finta di non capire, ci rendiamo conto che si sta preparando una nuova chiusura pesante, a Napoli e forse in altri territori della regione – continua il governatore – Se abbiamo rigore e senso di responsabilità – ha aggiunto – noi avremo la possibilità di aprire tutto per sempre. Se facciamo gli irresponsabili faremo finta di riaprire e di fare un po’ di demagogia per un mese, ma poi avremo un problema drammatico in autunno. Sia detto oggi perché ognuno sia consapevole delle proprie scelte e dei rischi che corre lui e che fa correre alla propria famiglia”.

“Se prosegue così la campagna di vaccinazione a Napoli noi andiamo verso un nuovo lockdown nel giro di pochi mesi. I dati dai quali dobbiamo partire sono molto semplici – polemizza ancora Luca – sui residenti complessivi è vaccinato il 59% dei cittadini. Per quanto riguarda la Asl Napoli 1, ieri fra i tanti cittadini che sono stati convocati per la seconda dose, o anche per la prima dose, si è presentato un numero limitatissimo di cittadini. Ad oggi, su 839mila cittadini residenti e vaccinabili, vi sono 317mila non adesioni. Non è un dato sostenibile. Questo dato significa andare pari pari verso il lockdown dopo settembre. E’ bene parlare chiaro così ognuno si assume le sue responsabilità”.

“A luglio ci sarà una riduzione pesantissima nelle consegne di vaccini alle Regioni. In questo momento il governo e il commissario al Covid continuano a minimizzare o occultare la realtà – continua il governatore – La realtà è pesante, a luglio arriveranno centinaia di migliaia di dosi di vaccino in meno. Le Regioni non potranno quasi più fare le prime dosi, dovranno concentrarsi sui richiami. Prosegue – aggiunge – un atteggiamento di comunicazione disastrosa che ha determinato un rilassamento da parte di milioni di cittadini italiani”.

“Prosegue una gestione scorretta delle consegne dei vaccini, ormai non trovo più le parole per denunciare questa scorrettezza – polemizza ancora De Luca –  Ad oggi la Regione Lazio, stessa popolazione della Campania, riceve 240mila dosi di vaccino in più rispetto alla Campania. Non dico altro, perché mi sono stancato anche di sottolineare la scorrettezza del Commissariato e del Ministero della Salute. E’ una vergogna, se si tiene conto del fatto che ovviamente abbiamo una popolazione più giovane e che abbiamo la densità abitativa più alta d’Italia. Sono degli irresponsabili”.

È in via di pubblicazione la nuova ordinanza, la numero 19, del governatore della Campania Vincenzo De Luca in materia di contrasto e prevenzione del contagio da Covid-19. Il provvedimento, che avrà efficacia su tutto il territorio regionale, entrerà in vigore il prossimo 28 giugno e fino al 31 luglio 2021. L’ordinanza prevede, dalle 22 alle 6 del mattino: il divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, da parte di qualsiasi esercizio commerciale e con distributori automatici; il divieto di consumo delle stesse bevande nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, “ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali”; gli esercizi potranno vendere e somministrare le bevande alcoliche solo al banco o ai tavoli. Sono quindi vietati “affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico”. Comuni e autorità competenti dovranno intensificare vigilanza e controlli in tutte le aree e in particolare in quelle proprie della movida. L’ordinanza non si limita a disciplinare la movida ma prende in esame anche l’uso dei dispositivi di sicurezza anti-covid. In particolare, si legge nel provvedimento, “in conformità a quanto previsto dall’Ordinanza del ministro della Salute 22 giugno 2021, l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti”. Le mascherine restano quindi obbligatorie su tutto il territorio regionale in “ogni luogo non isolato come ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari, nelle ore e situazioni di affollamento, nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli e navi”.

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