Genitori Sì DAD: circolano troppe varianti, che la DAD sia una scelta libera da condizioni

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di Sabrina Gambaro

Manca poco più di un mese al termine delle lezioni e l’anno scolastico ormai procede verso gli ultimi mesi conclusivi, anche se non è lo stesso per l’emergenza sanitaria.

Da poco o più di 10 giorni gli studenti sono tornati nelle proprie aule, ma la preoccupazione per un possibile contagio e la conseguente  quarantena  per il personale scolastico e per gli alunni, continua a farsi sentire. In merito a ciò continuano ad esprimersi   gli oltre 4500 membri del Gruppo Facebook “Genitori Salerno Sì DAD”, in nome delle migliaia di famiglie campane. Da mesi chiedono alla regione Campania di dare alle  famiglie la facoltà di scegliere per i propri figli tra DAD e scuola in presenza, senza condizioni di sorta.

Nella mattinata del 19 aprile, infatti, gli Amministratori, Ing. Antonio Ilardi e Avv. Mary Buono hanno inoltrato al Presidente De Luca e all’Assessore Fortini una istanza urgente, rinnovando la loro richiesta in occasione dell’imminente seduta della Conferenza Unificata.

“Che la Regione Campania si faccia promotrice di una proposta formale affinché il prossimo Decreto Legge affidi alle famiglie la scelta tra didattica a distanza e in presenza fino al termine dello stato di emergenza sanitaria”.

Scrivono nella nota chiedendo inoltre di disporre “l’obbligo di garantire la didattica a distanza in modalità sincrona, per tutti coloro i quali ne facciano richiesta e senza condizioni di sorta, nelle classi di ogni ordine e grado”.

Il Gruppo ha sempre vivamente espresso l’allarme per i rischi derivanti dalle attività scolastiche in presenza, soprattutto alla luce della prevalenza delle varianti virali, in particolare di quella inglese, attestata dall’Indagine rapida dello scorso 30 Marzo, condotta dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Inoltre, altro dato denunciato dal Gruppo, è l’inadeguatezza di tutti i Protocolli di Sicurezza delle Scuole nell’aumentare il distanziamento fisico fino a due metri, laddove possibile e specialmente in tutte le situazioni nelle quali venga rimossa la protezione respiratoria.

Elementi che hanno visto loro concretizzazione nelle decine di casi Covid-19 e quarantene registratesi nell’intera Regione Campania, dopo meno di 10 giorni dalla cessazione della didattica a distanza, tra allievi o docenti delle scuole dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno della secondaria inferiore.

Situazione che ha suscitato, tra le famiglie e il personale scolastico, preoccupazione e profondo sconcerto per “l’adozione di disposizioni normative contrastanti con le valutazioni scientifiche espresse dai competenti Istituti Sanitari nazionali e per l’assunzione di decisioni che obbligano studenti e loro familiari ad esporsi al rischio di contagio, provocando, tra l’altro, il collasso delle strutture sanitarie”.

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