I Comuni del Cilento centrale danno vita all’Organizzazione Territoriale

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I 23 Comuni del Cilento Centrale hanno voluto confermare la loro decisione di unirsi in Associazione in una riunione tenutasi ieri 14 maggio, presso l’Oasi Park Away. 

Già a luglio 2017 gli Amministratori avevano convenuto di farlo e lo avevano previsto nell’Accordo quadro che fu all’epoca sottoscritto. La positiva esperienza maturata assieme al Consorzio di bonifica Velia, guidato abilmente dall’avvocato Franco Chirico, aveva dimostrato che lavorare assieme utilizzando un bene comune come l’acqua del fiume Alento era certamente conveniente. Costruendo dighe e infrastrutture ad esse collegate si è così potuto irrigare il territorio, produrre energia elettrica e venderla, costruire luoghi di accoglienza turistica di qualità come l’Oasi Park Away e dare occupazione a cittadini preparati del luogo.
Ora l’obiettivo che si sono posti i 23 Comuni è ancora più ambizioso: costruire una vera e propria Organizzazione Territoriale, cioè fare in modo che il “territorio” non sia solo un luogo, ma un soggetto organizzativo in grado di esprimere una strategia e sviluppare progetti per far vivere al meglio tutti gli esseri viventi che lo popolano.

Per perseguire questo scopo i 23 Comuni si sono riuniti con l’avv. Chirico all’inizio dell’anno e hanno convenuto di chiedere il supporto specialistico del prof. Renato Di Gregorio che ha messo a punto il modello dell’Organizzazione Territoriale. Esso è stato  presentato per la prima volta, pubblicamente, al CNEL a marzo del 2000 e pubblicato sul testo edito da Guerini & Ass. nel 2010.
A spingere gli Amministratori a prendere questa decisione è stata certamente la considerazione che accanto ai progetti già realizzati con successo ne vanno aggiunti altri e che attorno ad essi vanno chiamate tutte le altre organizzazioni del territorio: scuole, imprese, associazioni, le intere comunità locali.

Il Piano della ripresa e della resilienza (PNRR) richiede che i territori esprimano una progettualità di sistema e una Governance locale integrata e coesa e l’Organizzazione Territoriale aiuta a costituirla. “Ciò non è sufficiente” – ha detto Di Gregorio nella sua presentazione- “bisogna anche disporre di una metodologia che consenta di realizzare un’ampia partecipazione sulla progettualità da sviluppare e di usare tale coinvolgimento come occasione di apprendimento collettivo”.
Proprio nello spirito della progettualità partecipata, gli Amministratori cilentani hanno voluto incontrare l’avv. Piero De Luca, vice capogruppo del PD alla Camera dei Deputati.
La progettualità  sviluppata dai “territori” va infatti integrata e raccordata con quella delle Regioni e del Governo per poter poi essere condivisa a livello europeo. L’incontro con l’on. Piero De Luca, dopo l’incontro che l’avv. Chirico ha avuto nei giorni scorsi con le strutture di Pianificazione e programmazione della Regione Campania,  ha avuto questo scopo: saldare e coinvolgere i tre anelli di Governance dello sviluppo: quello locale, quello regionale è quello nazionale.
L’on. Piero De Luca ha preso atto del livello avanzato di progettualità che il territorio esprime e dei risultati ampiamente visibili proprio all’interno dell’Oasi e ha spronato gli Amministratori presenti a continuare a lavorare sul progetto Park Away Alento così da cogliere pienamente l’opportunità delle risorse del Recovery  Plan. “Un’occasione da non perdere” – ha detto. 
Il programma relativo ai prossimi passi è stato già predisposto e condiviso. Gli Amministratori porteranno nei Consigli attiveranno subito gli Accordi con il mondo della scuola per costituire “Comunità educanti” consapevoli e responsabili della rigenerazione da fare e dello sviluppo da perseguire.  Infine coinvolgeranno un primo gruppo di giovani consulenti del territorio per continuare l’opera di progettualità intrapresa. Si conta così anche di far tornare alcuni giovani che si vanno laureando nelle Università del Centro Nord.
Gli Amministratori  naturalmente si attendono anche un contributo economico per sostenere le spese per un Accordo di Programma che serva a sviluppare una pianificazione puntuale delle opere materiali e immateriali da realizzare in continuità con ciò che è stato già fatto e similmente con quanto vanno facendo le aree del Nord d’Italia e dell’Europa. 
L’obiettivo non è fuori dalla loro portata perché basta affacciarsi alla diga dell’Alento e parlare con il gruppo dei tecnici del Parco e con gli ingegnerai della società consortile Idrocilento e visitare la Struttura della Fondazione Elea Alario per capire che tutto ciò è possibile e può costituire un modello che molte altre realtà territoriali del Sud possono prendere ad esempio. .
Gli Amministratori hanno convenuto che è fondamentale realizzare il “nuovo Cileno” entro il 2026 e quindi non c’è tempo da perdere!. La Regione Campania avrà certamente un ruolo fondamentale nel supportare questo processo avviato con una straordinaria unitarietà di intenti.

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