I passaggi di Galderisi alla Juve e Pecoraro all’Inter

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di Matteo Maiorano

Il trasferimento di Giuseppe Galderisi alla Juventus fu fortemente voluto da Peppe Palma: «Il patron era un grande tifoso bianconero e premeva affinché i nostri pupilli entrassero a far parte del club piemontese. Andammo così a Torino a trattare il calciatore, che fu entusiasta della sua destinazione».

Giuliano acquisì il diritto alle prestazioni sportive del giovane Nanu per 2 milioni di lire: «Avrei voluto tenere l’attaccante ancora un paio d’anni per monetizzare, ma il destino aveva già segnato la strada per l’enfant prodige».

Discorso diverso per Marco Pecoraro: «L’Inter si accorse dei diversi movimenti che il club bianconero stava facendo a Vietri, così mandò alcuni osservatori al campetto di Marina. Scelsero di portare a Milano Pecoraro: io e Palma cedemmo metà del cartellino ai nerazzurri per 2 milioni, perché eravamo sicuri del suo talento in grande crescita. Successivamente l’Avellino acquistò il cartellino del calciatore per 24 milioni: metà andò a noi l’altra metà ai lombardi. Ricordo ancora – precisa Martino – lo sguardo di Mazzola che all’epoca aveva compreso l’enorme margine di crescita di Pecoraro e spinse affinché lo lasciassimo giocare alla Madonnina».

Nel frattempo la prima squadra, affidata a Martusciello, continuava, tra mille difficoltà, il campionato di Promozione: «Sorsero diversi problemi: dalla struttura non omologata per il torneo al problema relativo agli stipendi dei calciatori, che iniziarono a chiedere salari più elevati. Fu allora che probabilmente il VietriRaito iniziò la sua parabola discendente. Nel girone d’andata perdemmo diverse partite ma grazie al filotto di vittorie conquistate nelle ultime gare la squadra concluse il campionato al quarto posto».

(8.continua)

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