La metro di Salerno fino a Pontecagnano, arriva l’ok, il sindaco: «Svolta epocale»

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Era atteso da tempo, potrebbe diventare a breve anche realtà: dopo l’ok definitivo di luglio, l’allungamento della metropolitana di Salerno verso Pontecagnano ottiene un altro pollice all’insù con la speranza di una valorizzazione maggiore del territorio salernitano. Erano già partiti – infatti – qualche giorno fra gli espropri per la realizzazione della fermata della metropolitana all’aeroporto Costa d’Amalfi. L’intervento complessivo dell’allungamento della ferrovia cittadina, che avrà altre quattro fermate estendendosi fino a Pontecagnano, prevede la realizzazione di una linea a semplice binario, di lunghezza pari a circa 9 chilometri, in affiancamento al binario dispari della linea a doppio binario Salerno – Battipaglia. Il tracciato ha inizio nella stazione di Arechi, punto terminale dell’attuale tratto in esercizio della metropolitana di Salerno (attivato il 4 novembre 2013), e termina nei pressi dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, dove è prevista la realizzazione della nuova stazione di Pontecagnano Aeroporto. Sulla nuova linea metropolitana, inoltre è inserita la nuova fermata “località 1 (ospedale)”, che è stata localizzata tra Arechi e Pontecagnano. Il tutto andrebbe ad inserirsi e (sarebbe propedeutico) anche all’allungamento della pista dell’aeroporto Costa d’Amalfi che potrebbe (finalmente) dopo anni entrare in funzione. Dunque l’intervento entra nella sua fase realizzativa, tant’è che è stato dato il via agli espropri per la realizzazione della fermata in corrispondenza con l’aeroporto Costa d’Amalfi. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo parcheggio e, inoltre, come si leggeva nella relazione generale la nuova stazione si trova in un’area “tra la statale 18 e la ferrovia Salerno – Battipaglia, già parzialmente occupata da una casa e da un’auto rottamazione; a nord c’è l’abitato di Pratole e il cimitero di guerra, a nord-est l’abitato di Bellizzi e a seguire di Battipaglia a sudovest”. Sarà, inoltre, “realizzata una nuova fermata sulla Salerno-Battipaglia, su un tratto di linea in rettilineo, in leggero rilevato, con due marciapiedi laterali di 350 metri e il relativo sottopasso pedonale che metterà in collegamento i due piazzali di accesso ubicati rispettivamente a nord lato Statale 18 e a sud lato aeroporto. Ad esultare e a mostrare soddisfazione è il sindaco di Pontecagnano Faiano: “Approvato il progetto definitivo del prolungamento – si legge in una nota del Comune di Pontecagnano – della linea ferroviaria convenzionale in ambito metropolitano nella tratta Arechi – Pontecagnano Aeroporto di Salerno Costa D’Amalfi. A dare l’ok il Ministero della Cultura – Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Servizio V, che ha espresso parere favorevole circa la compatibilità ambientale dell’opera, che prevederà la “realizzazione di una linea a semplice binario, di lunghezza complessiva di 9 km, in affiancamento al binario dispari della linea di esercizio Salerno – Battipaglia a doppio binario, con inizio dalla stazione di Arechi, con termine presso l’aeroporto, dove sarà costruita la nuova stazione di Pontecagnano – Aeroporto, che servirà anche l’attuale linea Salerno – Battipaglia, costituendo un nodo di interscambio tra le due linee”. Un risultato importante, che ha suscitato pieno entusiasmo da parte del primo cittadino di Pontecagnano Giuseppe Lanzara: “Sono queste le notizie che ci piacciono e che danno un senso al nostro lavoro. Potenziare i collegamenti fra le città significa pensare ai reali bisogni dei membri di questa comunità, che vanta una collocazione geografica privilegiata, la quale va tuttavia servita e valorizzata. Siamo vicini al raggiungimento di un obiettivo senza precedenti: rendere Pontecagnano Faiano un punto di partenza e di arrivo riconosciuto in Italia e nel mondo”. Insomma un intervento per il quale i cittadini hanno atteso tanto (troppo) tempo e che ora con la sua realizzazione potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta anche e soprattutto per il turismo campano, dopo la crisi dovuta alla pandemia.

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