Pontecagnano, stop all’Ecodistretto. Lanzara: “Nostro progetto va avanti spedito”. Le opposizioni: “Solo bugie”

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L’impianto di compostaggio a Battipaglia non si farà. L’annuncio del governatore Vincenzo De Luca, durante l’incontro elettorale a sostegno del candidato a sindaco del centrosinistra Antonio Visconti, trova conferma nella delibera della giunta regionale, tenutasi ieri a Palazzo Santa Lucia, che ha stralciato il progetto del sito di trattamento di rifiuti su espressa richiesta del vicepresidente Fulvio Bonavitacola. Una notizia raccolta positivamente tra la cittadinanza che, cinque anni fa, scese in strada montando la protesta contro l’ipotesi di realizzazione dell’impianto all’interno dell’ex Stir, come previsto nel piano rifiuti della Regione Campania che prevede la creazione di 14 impianti in Campania per il trattamento della frazione organica da raccolta differenziata. Le risorse già stanziate per il sito di Battipaglia saranno redistribuite per l’ex Stir di Casalduni, in provincia di Benevento, per circa 9 milioni di euro e poco più di 4 milioni per l’impianto di Afragola nel napoletano. A cantare ‘vittoria’ il comitato ambientalista ed il candidato sindaco Visconti che, giovedì scorso, alla presenza del governatore, aveva anticipato la delibera che avrebbe “risolto finalmente il problema dei miasmi in città”. “Una promessa mantenuta che infonde speranza e fiducia nella nostra comunità – ha detto Visconti – E’ un risultato importante, siamo già al lavoro per completare i lavori di adeguamento dell’impianto di compostaggio di Eboli e dire stop ai miasmi e per la bonifica delle discariche ancora presenti sul nostro territorio”. Una buona notizia anche per la sindaca Cecilia Francese che ha sempre ribadito “Battipaglia città satura” e “indisponibile ad ospitare un nuovo impianto di rifiuti sul territorio”. De Luca, insomma, stravolge nuovamente la musica della campagna elettorale da Salerno a Battipaglia, i due principali comuni chiamati al voto domenica e lunedì 3 e 4 ottobre lanciando un assist anche al primo cittadino battipagliese. Ma a pochi chilometri di distanza, in un altro comune a guida centrosinistra, la revoca del finanziamento per l’Ecodistretto, fortemente voluto dal sindaco di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara, rischia di compromettere la realizzazione del nuovo sito per il trattamento della frazione organica. Già finanziato dalla Regione, infatti, un nuovo impianto da 30mila tonnellate all’anno ma è stato un decreto dirigenziale, pubblicato ieri sul Burc, a ritirare i 25 milioni euro complessivi di finanziamento per l’opera che avrebbe comportato la chiusura del sito di trasferenza in località Sardone, nel comune di Giffoni Valle Piana. Il Comune, infatti, – si apprende dal decreto dirigenziale – avrebbe manifestato “per sopravvenute problematiche locali” la volontà di individuare un sito alternativo a quello di cui al progetto redatto, dichiarando che “sono in corso di predisposizione atti documentati di sostenibilità del nuovo atto e che gli stessi sarebbero stati trasmessi nel più breve tempo possibile” entro 10 giorni dalla nota inviata dal Responsabile Generale. Inizialmente, l’area individuata e finanziata era quella della zona industriale di Sant’Antonio, a pochi passi dallo svincolo autostradale sud della Salerno-Reggio Calabria. L’amministrazione comunale ha comunicato la volontà di ospitare, a seguito di riunioni con associazioni di categoria, aziende agricola e Consorzio di Bonifica in Destra Sele, di ospitare in prossimità della strada Provinciale Aversana un biodigestore misto con portata limitata alle 30.000t/anno. Il finanziamento sarebbe stato revocato dopo l’inerzia dell’amministrazione Lanzara rispetto alla modifica progettuale annunciata ma non concretizzata ma non sarebbe giunta nessuna comunicazione rispetto al nuovo progetto. Da qui la revoca del finanziamento che diventa esecutiva anche all’indomani di mancate controdeduzioni o osservazioni inviate dal Comune di Pontecagnano Faiano, all’atto dell’avvio del procedimento. Lanzara rassicura: “Sono felice di annunciare che la Regione ha accolto la nostra richiesta di allungamento dei tempi sul finanziamento del biodigestore anaerobico al fine di rafforzare un maggiore coinvolgimento della popolazione nella direzione di una grande sfida per la transizione ecologica. I fondi per finanziare il biodigestore anaerobico si troveranno nelle future programmazioni (2021-2027), come è indicato chiaramente nel decreto. Tengo a precisare che il finanziamento previsto per la chiusura di Sardone e la sua riconversione ad una piattaforma di riciclo e di riuso di tutto il materiale riciclabile va avanti più spedito che mai. Il nostro primo obiettivo è la chiusura di Sardone e dunque di liberarci finalmente dalla puzza” ha sottolineato il primo cittadino.
Dura la posizione di Sinistra Italiana e Possibile: “L’impianto di compostaggio? Cestinato nei rifiuti. Nonostante l’attuale amministrazione cittadina avesse puntato fortemente sulla realizzazione dell’opera, la regione ha revocato il finanziamento di 25 milioni di euro per la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Pontecagnano Faiano. Una scelta forzata – prosegue la nota congiunta dei circoli locali – che ha, nel mancato coinvolgimento iniziale della popolazione, il suo peccato originale che ha per alcuni versi compromesso il rapporto di fiducia delle nostre cittadine e dei nostri cittadini nei confronti di chi rappresenta le istituzioni. Noi continuiamo ad insistere per il potenziamento dell’impianto di compostaggio a Salerno che l’amministratore di Salerno Pulita, Enzo Bennet, ha più volte dichiarato di voler rilanciare attraverso una serie di investimenti per il suo riammodernamento. Auspichiamo che la scelta della Regione di revocare il finanziamento per l’impianto di Pontecagnano Faiano vada in una direzione di questo tipo”. “A Battipaglia si esulta per lo stralcio del progetto dell’impianto di compostaggio, peraltro sponsorizzato dai candidati sindaci del centrosinistra, a Pontecagnano Faiano invece la Regione impone la realizzazione del sito, avallata dall’amministrazione comunale, ma inspiegabilmente revoca il finanziamento da 25 milioni” attacca il capogruppo di Movimento Libero, Angelo Mazza che aggiunge: “Pontecagnano Faiano ha già dato e la comunità non può subire nuovi disagi. La comunità non può pagare le “cambiali politiche” che il sindaco ha pattuito con il governatore De Luca ed i suoi sodali. Da Lanzara reazioni scomposte ed affermazioni sconclusionate che lo rendono solo ridicolo”. Isabella Mangino rincara: “Ormai sono gli atti pubblici a smentire direttamente il sindaco. Per fortuna per noi, nonostante la propaganda messa in atto anche negli ultimi giorni sulla questione Sardone, la Regione ha bocciato senza appello il Comune e chiedendogli di restituire i 12mila euro già utilizzati per la redazione del progetto di fattibilità più altre somme spese e ancora non quantificate. Soldi dei cittadini buttati via per i capricci di un sindaco inadeguato”.
La notizia della revoca del finanziamento ha fatto gioire anche il comitato ‘Per il Territorio’: “Siamo stati i primi a mettere in evidenza la decisione dell’amministrazione di spostare l’impianto nell’area dell’Aversana, a pochi passi dall’impianto di compostaggio di Salerno. Ora il decreto della Regione ci dà ragione. La nostra fascia costiera, area centrale per lo sviluppo futuro del territorio, va difesa dalle decisioni scellerate di un’amministrazione che non ascolta i cittadini”.

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