di Marcello D’Ambrosio
Domenico Di Giorgio, già sindaco di Montecorvino Pugliano e oggi capogruppo dell’opposizione del comune picentino, replica al sindaco Chiola sulla querela per diffamazione sporta nei suoi confronti dal primo cittadino. E lo fa con un’articolata nota: “Con delibera di Giunta n.62 del 3 agosto 2021, l’Amministrazione in carica capeggiata dal Sindaco Alessandro Chiola, ha provveduto a dare mandato ad un proprio legale di fiducia per procedere alla redazione di una querela per diffamazione nei confronti del sottoscritto, per le affermazioni rese in Consiglio Comunale in occasione dell’approvazione del Bilancio di Previsione il 25 maggio. All’annuncio fatto attraverso gli organi di stampa dal Sindaco Chiola, vanno espresse due semplici considerazioni: la “diffamazione” si circostanzia quando vengono sostenute affermazioni che offendono la reputazione altrui e sono completamente false, cosi com’è già avvenuto con il procedimento penale n. 8057 / 2017 a carico dello stesso Chiola nei confronti del sottoscritto, e tutt’ora in corso, con udienza fissata per il 9 dicembre 2021, nel Consiglio comunale incriminato, ho provveduto ad esprimere semplicemente delle considerazioni che trovano piena evidenza nei quattro procedimenti penali a carico dell’amministrazione in carica e nelle numerose attività di indagine da parte delle Autorità Giudiziarie in corso; quando si vuol procedere a difendere la propria “onorabilità”, non lo si fa con le tasche dei cittadini, ma semplicemete mettendo le mani nelle tasche proprie, cosi come ha fatto il sottoscritto da Sindaco in carica, in occasione del procedimento in premessa richiamato. Bastano ed avanzano queste due semplici considerazioni per dare la cifra ed il peso specifico dei fatti richiamati e del personaggio in questione, anche perché sarebbe sul serio sconcertante immaginare che il tutto voglia essere una sorta di intimidazione alle attività di controllo e denuncia che stiamo puntualmente svolgendo, più che altro francamente, penso che il tutto possa essere ricondotto a buttare un po’ di polvere negli occhi, vista la deriva complessiva che il Comune ha raggiunto con questa amministrazione, e sopratutto ad accontentare con questo incarico legale qualche utile amico”.