Risse fra giovani, Barone: “Conseguenza di una città destabilizzata”

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“Le risse indicano uno scarso presidio del territorio e l’assenza di attività educative che coinvolgano gli adolescenti, aiutandoli ad incanalare i sentimenti di rabbia e aggressività che possono caratterizzare questa fase della crescita. L’emergenza pandemica non può essere la facile spiegazione di questi fenomeni se, a partire dalle 23:30, la città è terra di nessuno”. Lo dichiara la candidata a sindaco Elisabetta Barone commentando i recenti episodi di violenza (l’accoltellamento a Santa Teresa e la violenta rissa sul Corso Vittorio Emanuele) accaduti in città che hanno visto, spesso, protagonisti gruppi di giovani. “Attualmente le forze di polizia – prosegue la Barone -, pur volendo, non possono presidiare il territorio, poiché numericamente insufficienti rispetto alla popolazione residente. Sarebbe necessario almeno raddoppiare l’organico della polizia municipale in modo da presidiare il territorio insieme alle altre forze dell’ordine, per garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle norme. Nel mio progetto politico – annuncia – c’è la ferma volontà di capire e frenare questo fenomeno delle risse fra giovani, incentivando progetti volti al coinvolgimento dei più giovani, i cittadini di domani”.

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