Roberto Celano: “La delega alla trasparenza? Inutile, c’è già il procuratore Borrelli”

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La nomina della giunta Napoli bis nella tarda serata di ieri ha scatenato le reazioni delle opposizioni. Netta e dura la posizione del consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano, rieletto nella lista ‘triciclo’ a sostegno della coalizione di centrodestra. L’inchiesta sugli appalti e il ruolo chiave delle coop, come emerso dalle intercettazioni, dimostrano “in modo lapalissiano l’esistenza di un sistema che ha controllo socialmente la città di Salerno e che noi abbiamo sempre combattuto e continueremo a farlo”.

Consigliere Celano, come giudica la nuova giunta comunale tecnico-politica scelta dal sindaco Enzo Napoli?

“Si accorgono solo oggi e con estremo ritardo che c’è il procuratore Borrelli che è testimonianza di garanzia, di imparzialità e trasparenza che sta por- tando alla luce il sistema di interessi privati e pubblici che ha condizionato lo sviluppo di questa città. Più che assessori tecnici alla trasparenza, ser- virebbero assessori al mare, al turismo, allo sport che oggi manca all’appello. Questa è una giunta di corto respiro, non c’è più bisogno dell’assessorato alla trasparenza perché, ripeto, l’arrivo del procu- ratore capo Borrelli a Salerno ha dato una signifi- cativa accelerata al controllo sull’operato dell’amministrazione comunale quando, in passato, qualcun altro come l’ex magistrato Tringali, ora nominato assessore al comune di Salerno, non è stato poi così incisivo ed accurato quando c’era da verificare se le procedure amministrative rispettavano la legge. C’è un’amministrazione costituita da componenti che, come si legge nelle intercettazioni, dimostrano disprezzo reciproco, ritengono incapaci gli altri. Sono una banda di incompetenti e che hanno portato Salerno al default finanziario, a condizioni estreme di degrado. Lo abbiamo sempre detto, esiste un sistema che abbiamo sempre denunciato, anche nell’incredulità e tra gli insulti che ci hanno rivolto in questi anni, però oggi questo sistema che controlla socialmente tutta la città, emerge in modo lapalissiano nelle indagini della Procura”.

Ha puntato il dito anche sull’assessore Brigante. Si spieghi meglio.

“Sì, sarà importante conoscere quali sono gli incarichi che ha ricevuto, se ci sono ancora incarichi in corso. E’ stato consulente del comune per i lavori di Piazza della Libertà, mi chiedo se questo possa essere normale o preclusivo rispetto a questa nomina. Mi aspettavo che questi presidenti degli ordini professionali avessero difeso la città quando l’amministrazione costruiva su ogni spazio vergine privando la comunità del polo fieristico, degli impianti sportivi promessi e mai realizzati, della manutenzione assente, precludendo il futuro e lo sviluppo. La cementificazione e la speculazione edilizia condotta da questa amministrazione è così evidente ed oggi la città ne paga gli errori”.

Sullo stop dei servizi di manutenzione affidati alle coop coinvolte nell’inchiesta c’è il problema occu- pazione dei dipendenti. L’opposizione cosa farà?

“I lavoratori non c’entrano nulla, non rientrano nelle indagini e non devono pagare le nefandezze commesse da questa vergognosa amministrazione. Lavoravano per pochi euro con stipendi mortificanti. Queste persone andrebbero oggi considerate da questa amministrazione con più rispetto e maggiore attenzione perché c’è da chiarire se i servizi di manutenzione sono essenziali o meno. In pieno lockdown si è continuato regolarmente a svolgere queste attività, ora si sospendono. Noi faremo una oppo- sizione molto chiara, feroce, ma propositiva. Il si- stema va smantellato”.

Lei ha chiesto, in una nota congiunta con i consiglieri eletti del centrodestra, le dimissioni del sindaco. Escludere i Progressisti cosa significa politicamen- te? “Credo sia per la vicenda giudiziaria, l’amministrazione considera non totalmente infondata questa inchiesta. La temono e questo ha inciso sulla for- mazione della giunta. Aspetto ancora le scuse del sindaco o le scuse alla città di Salerno sull’audio che ho prontamente denunciato e che il primo cittadino ha ritenuto una fake news. Avrebbe, invece, potuto prendere le distanze”.

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