Si presenta “Salerno e il Giro – Una meravigliosa corsa umana”

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di Pompeo Mario Perretta

La Casa Editrice Saggese Editori presenta il nuovo progetto editoriale
ideato e scritto dal giornalista salernitano Alessandro Mosca
.

Dopo l’ultima pubblicazione “È malacqua” di Annarita Caramico, la casa
editrice è pronta ad accogliere una nuova pubblicazione, che sarà
disponibile dal 2 maggio 2023 presso i circuiti Mondadori, Feltrinelli e
tutte le librerie autorizzate oltre che sul sito e-commerce
Saggeseeditori.it.

Il libro fa parte della “Collana Salernitana” della Casa Editrice
“Saggese Editori”, raccolta di opere dedicata all’identità della città e
alle sue storie che ha un unico fine: la solidarietà. Le somme destinate
agli autori della “Collana Salernitana”, infatti, vengono donate in
beneficenza. Il ricavato di “Salerno e il Giro – Una meravigliosa corsa
umana” andrà a “La Brigata”, associazione presieduta da Giulia Cozzolino nata nel
gennaio del 2019 composta da un gruppo di giovani che svolge, in maniera
assolutamente volontaria, attività di unità di strada a Salerno,
distribuendo ogni sabato sera pasti e beni di prima necessità ai senza
fissa dimora.

Il 2 maggio 2023, alle ore 10.30, nella Sala del Gonfalone del Comune di
Salerno si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’opera alla
presenza dell’autore, dell’editore Francesco Maria Saggese, del sindaco
di Salerno, Vincenzo Napoli, del delegato alla Cultura del Comune di
Salerno, Ermanno Guerra, del consigliere comunale e presidente della
Commissione consiliare Sport, Rino Avella, del presidente
dell’associazione “La Brigata”, Giulia Cozzolino.

L’autore
Alessandro Mosca nasce a Salerno in una calda domenica di luglio del
1990, nel giorno di una volata al Tour de France vinta da un tedesco e
del trionfo della nazionale teutonica al Mondiale di Italia ’90 contro
l’Argentina di Maradona. Giornalista professionista, è redattore del
quotidiano “la Città di Salerno” dopo la prima esperienza a “Metropolis
Salerno”. Vive il ciclismo con curiosità e la passione più autentica sin
da quando, nell’estate del 1998, Marco Pantani gli ha trasmesso l’amore
per le due ruote.

Il libro “SALERNO E IL GIRO – UNA MERAVIGLIOSA CORSA UMANA”
Una data nella storia: 12 maggio del 1913. È il giorno in cui Salerno,
per la prima volta, ha ospitato il traguardo di una tappa del Giro
d’Italia. È la giornata che diede inizio al rapporto d’amore fra la
città d’Arechi e «una meravigliosa corsa umana», la frase che utilizzò
il poeta salernitano Alfonso Gatto per descrivere la “festa di maggio”,
la manifestazione sportiva che ogni anno colora le strade d’Italia
d’entusiasmo e passione.


“Salerno e il Giro – Una meravigliosa corsa umana” nei suoi tredici
capitoli – arricchiti dalla prefazione di Dario Cioffi, giornalista e
responsabile dell’Ufficio Comunicazione della Federazione Italiana
Scherma – racconta storie e aneddoti, campioni ma pure gli uomini che si
sono susseguiti per far sì che questa città potesse colorarsi di rosa.
Matteo Schiavone e Donato Vestuti, così, si mischiano ai primi “atleti
eroi” e ad Alfredo Binda, il campione che vinse a Salerno e che fu
pagato per lasciare spazio agli avversari; c’è Alfonso Gatto, il poeta
salernitano e primo letterato inviato al seguito della corsa che non
sapeva andare in bicicletta nonostante potesse contare su un maestro
d’eccezione come Fausto Coppi, trionfatore nel 1949 allo stadio Vestuti
nel ricordo di Renato Casalbore. E poi ancora Gino Bartali, vincente a
Salerno nonostante avesse tagliato il traguardo in seconda posizione in
una tappa della Roma-Napoli-Roma; Eddy Merckx, il più forte ciclista
della storia, che alzò le braccia al cielo della città in una singolare
frazione del Giro di Sardegna; Vincenzo Torriani, il “patron del Giro”
che nel 1967 si disperò quando, subito dopo la vittoria del campione del
mondo Rudi Altig, il popolo festante invase le strade e provocò la
caduta di numerosi ciclisti, portando all’esilio della corsa fino agli
anni Ottanta quando una lettera dell’allora assessore Antonio Zinna
riuscì a cancellare quella macchia e sancire la pace, suggellata negli
anni attraverso i successi più recenti di Moreno Argentin e Rolf
Sorensen, l’ultimo a vincere nel 1995 sul traguardo di piazza della
Concordia mentre all’Arechi la Salernitana toccava con mano il sogno
della serie A. Tante storie in tempi diversi e un’unica grande costante:
la passione del popolo salernitano che ha sempre mostrato grande calore
per il Giro d’Italia tanto da sorprendere, in più occasioni, gli
organizzatori.

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