Revoca non legittima per la Socofasa, la coop salernitana che si occupa della gestione del Parco del Seminario e di Villa Bracciante. Il Tar di Salerno ha accolto il ricorso predisposto dagli avvocati Giovanni Filosa e Teresa Pascale, annullando gli atti del Comune che è stato condannato anche al pagamento delle spese legali. Per i giudici amministrativi: «C’è insussistenza dei presupposti normativi per il legittimo esercizio del potere di risoluzione del contratto al quale ha fatto ricorso l’amministrazione comunale di Salerno». In più, in seguito all’atto dirigenziale era stato dato mandato al Rup di effettuare anche conseguenti segnalazioni all’Anac. Anche su questo aspetto il Tar ha annullato il provvedimento. Quanto al regime di proroga tecnica, per i giudici amministrativi: «A differenza di quanto indicato nell’atto di risoluzione, poi, nel caso di specie era stata predeterminata la durata del regime di proroga, facendola coincidere con il tempo necessario per l’espletamento della nuova gara, contestualmente indetta». La cooperativa, dunque, continuerà fino alla scadenza contrattuale i propri servizi presso i due parchi cittadini. La risoluzione contrattuale nei confronti della Socofasa seguiva quelle adottate per le coop coinvolte nell’inchiesta giudiziaria di inizio ottobre che hanno portato all’arresto, tra gli altri, di Fiorenzo Zoccola e dell’ex assessore Nino Savastano, per i quali si sta svolgendo il processo. La Socofasa però, in particolare, non era stata coinvolta in quella maxi inchiesta che è, tra l’altro, ancora in corso.