A Napoli si costruisce l’accordo Pd-M5. A Salerno i grillini verso la resa dei conti

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Le trattative in corso. Centrodestra in alto mare, Oltre risonda Dambrosio

A Napoli si lavora ad un patto Movimento 5 Stelle – Partito democratico. Il nome sul tavolo era quello dell’ex ministro Manfredi che al momento avrebbe rifiutato. Leo Annunziata (segretario regionale dem) spinge ancora per un ripensamento: “Manfredi sarebbe un ottimo candidato sindaco” ma l’ex ministro aspetterebbe risposte da Roma, in merito soprattutto ad un piano ‘salva Napoli’ per i conti di Palazzo San Giacomo. Il piano B prevede Enzo Amendola, quello C, quello del civico Riccardo Monti.

Intanto i costruttori dei cinque stelle e dei dem lavorano per mantenere saldo il patto. Naturalmente c’è chi rema contro, soprattutto nel Movimento 5 Stelle della Campania che non vorrebbe l’intesa con Vincenzo De Luca, consci che un accordo napoletano riguarderebbe l’intera Campania, compreso Salerno. Qui in particolare se fino a ieri si lavorava ad un patto Tofalo – Conte, ossia Movimento 5 Stelle e Leu, non si esclude che entrambi possano confluire verso la coalizione del sindaco uscente Enzo Napoli che per ora ha già incamerato, quasi totalmente, l’Udc di Polichetti e Salzano. D’altronde il centrodestra naviga ancora a vista, con pezzi di partito che si muovono autonomamente, in attesa di decisioni dall’alto che tardano ad arrivare. Forza Italia, in particolare, è stretta tra più fuochi. Ossia tra chi vorrebbe un accordo con Michele Sarno, candidato sostenuto anche dai Fratelli d’Italia, chi vorrebbe un nome nuovo e chi vorrebbe una intesa con Antonio Cammarota, già pienamente in partita con la “Nostra Libertà” ed altre tre civiche. C’è chi ancora non molla l’ipotesi di una grande coalizione con il gruppo di ‘Oltre’ che ha sondato, invano, nuovamente la disponibilità di Francesco Dambrosio, indicato da Michele Ragosta. L’ipotesi B, in questo caso, vedrebbe la corsa del consigliere comunale Antonio D’Alessio ma il distacco di alcune componenti del centrodestra. La riorganizzazione di Forza Italia e l’ingresso di Lello Ciccone potrebbe cambiare ulteriormente le posizioni, sempre in attesa dei tavoli regionali e nazionali. Poi la Lega che resta alla finestra mantenendo comunque la barra dritta sul suo candidato Dante Santoro. Solo nel caso in cui si dovesse arrivare ad un accordo complessivo, il Carroccio potrebbe allinearsi alle direttive e proseguire la sua corsa in coalizione, sancendo anche accordi nelle altre realtà chiamate al voto, come Battipaglia o Eboli.

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