AAA Direttore generale cercasi a Palazzo: in pole Matteo Picardi 

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Tra società partecipate e la gestione del Comune di Salerno non mettere il…direttore generale (o forse sì). Da Palazzo di Città si cerca infatti un direttore generale come da decreto legislativo. Nell’articolo 108 del Tuel (testo unico degli enti locali) aggiornato a dicembre 2021 infatti si legge che “Il sindaco nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti e il presidente della provincia, previa deliberazione della giunta comunale o provinciale, possono nominare un direttore generale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato, e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell’ente, secondo le direttive impartite dal sindaco o dal presidente della provincia, e che sovrintende alla gestione dell’ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza”. Tra i corridoi di via Roma – infatti – in questi giorni, starebbe già circolando qualche nome per i papabili candidati alla poltrona tra cui quello di Matteo Picardi direttore generale di Salerno Energia e procuratore speciale di Salerno Sistemi. Incarichi che dovrebbe – poi – eventualmente abbandonare per non incappare nell’incompatibilità. E in questo caso dagli uffici del Comune sembrerebbero essere partite già le verifiche del caso.  Sempre secondo il Tuel – dunque –  “Compete in particolare al direttore generale la predisposizione del piano dettagliato di obiettivi previsto dall’articolo 197, comma 2, lettera a), nonché la proposta di piano esecutivo di gestione previsto dall’articolo 169. A tali fini, al direttore generale rispondono, nell’esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell’ente, ad eccezione del segretario del comune e della provincia. Il direttore generale è revocato dal sindaco o dal presidente della provincia, previa deliberazione della giunta comunale o provinciale. La durata dell’incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco o del presidente della provincia. Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti è consentito procedere alla nomina del direttore generale previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i 15.000 abitanti. In tal caso il direttore generale dovrà provvedere anche alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i comuni interessati. Quando non risultino stipulate le convenzioni previste dal comma 3 e in ogni altro caso in cui il direttore generale non sia stato nominato, le relative funzioni possono essere conferite dal sindaco o dal presidente della provincia al segretario”. Insomma i movimenti da Palazzo di Città sarebbero – ad oggi – molteplici, considerando che si guarda anche agli amministratori unici delle società partecipate. Potrebbe infatti cambiare qualcosa ai vertici di Salerno Solidale nel prossimo mese. La società che si occupa del terzo settore è guidata dal 2013 dall’avvocato Filomena Arcieri, ma le riflessioni sarebbero in corso. Riflessioni anche sull’amministratore unico di Salerno Pulita, Vincenzo Bennet, nominato solo lo scorso anno ma implicato nelle ultime settimane in un’inchiesta che avrebbe fatto storcere il naso ad alcuni “addetti” interni.

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