Agente immobiliare, la professione che non conosce tempo

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Lo scenario economico nazionale e internazionale, spesso, insinua nei giovani la convinzione che non ci siano reali opportunità occupazionali, nel mercato del lavoro.

Inflazione, caro energia, relazioni commerciali interrotte bruscamente a causa della guerra e post-pandemia, in effetti, hanno influito negativamente sui mercati. Molte PMI sono in seria difficoltà, quantomeno hanno smesso di assumere nuova forza lavoro.

Ma è davvero così in tutti i settori produttivi e dei servizi?

A ben guardare no. Esistono nuove e vecchie professioni che non risentono del tempo, delle mutazioni economiche e neanche delle scosse che scuotono i mercati.

Sono da una parte mestieri emergenti, che possono riguardare il settore del digitale piuttosto che della green economy, ma dall’altra sono professioni che esistono ormai da decenni e continuano a regalare soddisfazioni economiche e personali a chi le sceglie.

Tra questi non manca il mestiere dell’agente immobiliare, quella figura professionale che riveste l’importante ruolo di mettere in contatto domanda e offerta, nel mercato degli immobili.

Col tempo si è certamente evoluta, passando da mero mediatore a vero e proprio consulente, che ha il compito di captare le esigenze dei suoi clienti per offrire loro le soluzioni abitative migliori, meglio se tutelando l’interesse economico di entrambe le parti.

Certo, per arrivare a un punto soddisfacente della carriera è necessario essere preparati, possedere specifiche soft skills e fare tanta gavetta, ma i risultati arrivano. Per intraprendere questa professione bisogna innanzitutto frequentare corsi per lavorare come agente immobiliare specifici e sostenere un esame presso la CCIAA di riferimento, per ottenere il patentino da agente immobiliare, secondo quanto precisato nell’autorevole fonte pubblicata da Dove.it, storica e affermata agenzia immobiliare online.

Secondo la guida, di fatto, serve acquisire conoscenze trasversali che spaziano dal marketing alla finanza, dal diritto fino alle relazioni commerciali. L’agente immobiliare, infatti, è una figura di riferimento che segue tutto il processo di compravendita o affitto immobiliare, offrendo la propria professionalità, dal momento della valutazione dell’immobile da proporre al mercato, fino alla stipula del rogito notarile o sottoscrizione del contratto d’affitto.

È quindi una figura che solleva completamente entrambe le parti dall’impegno di dover seguire ogni fase della compravendita, col rischio di commettere errori banali che possono inficiare sulla buona riuscita di una trattativa.

Generalmente l’agente immobiliare lavora in collaborazione con un’agenzia, sottoscrivendo un contratto di dipendenza, ma, allo stesso tempo è tenuto ad aprire Partita IVA. Da questo consegue che anche la sua retribuzione sarà composta in parte da una quota fissa mensile corrisposta dall’agenzia, per l’impegno profuso, e dall’altra da una percentuale sulle provvigioni per ogni contratto concluso.

All’inizio della carriera può succedere quindi che il compenso non sia altissimo, in media sui 1.200 euro, ma col passare del tempo e soprattutto con l’esperienza, anche questo può crescere, fino a sfiorare anche i 3.000 euro al mese, nel comparto degli immobili di lusso.

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