Agosto: “Sul tribunale l’ordine forense prenda in considerazione nostra proposta”

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“Il divieto di accedere al Tribunale per la cerimonia di giuramento, opposto ai giovani avvocati, ha generato sorpresa e indignazione nella classe Forense”. Comincia così la lettera al Consiglio dell’Ordine Forense inviata dall’avvocato salernitano Oreste Agosto, che torna sulla questione sollevata pochi giorni fa dai giovani avvocati in procinto di “giurare” proprio all’interno delle aule del tribunale di Salerno. “Purtroppo, da qualche tempo, il prestigioso edificio è oggetto delle attenzioni di molti, anche di chi non avrebbe sufficiente titolo, con proposte di utilizzo per finalità contrarie alla sua storia. Per aver mancato di adempiere al mandato ricevuto con fiducia dagli iscritti. Fin dal mese di Gennaio – continua Agosto – ho suggerito di destinare subito l’immobile a sede di tutti gli uffici dell’Amministrazione della Giustizia oggi dislocati in vari punti della Città. In particolare, ho indicato il Tar ed il Tribunale dei Minorenni per dare ad essi una sede degnissima e centrale nonché per recuperare il Monastero di Santa Maria della Mercede a supporto di una rinnovata offerta culturale. In questa struttura, oltre alla possibile localizzazione di una Biblioteca, ho suggerito di insediare il Nuovo ‘Museo Urbano di Salerno’ – MuSa, nel quale raccogliere tutte le memorie documentali conservate nei depositi e sottratte alla visione dei cittadini”.

Infine l’avvocato avanza la sua proposta: “Negli ampi spazi del Tribunale, invece, sarebbe possibile accogliere aule per il praticantato dei neo-laureati, una biblioteca giuridica, scuole di specializzazione, locali per manifestazioni pubbliche di rappresentanza, tra cui anche quella coinvolta nello sgradevole episodio. Spiace che l’Ordine non abbia ritenuto di fare propria una proposta che, laddove realizzata, offrirebbe ulteriore dignità alla professione senza interferenze fantasiose e fantastiche in grado di minare la univoca vocazione della sede storica della Giustizia. Per la eccezionale gravità dell’episodio, vissuto con sofferenza dai giovani laureati, dalle famiglie e da molti colleghi, chiedo al Consiglio dell’Ordine di assumere ed esprimere una decisa e ferma posizione in ossequio al mandato ricevuto con fiducia dagli iscritti”.

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