Amministrative Scafati: patto di ferro Toti – Aliberti su sanità e fiume Sarno; Noi Moderati la sorpresa di queste elezioni (video)

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Pasquale Aliberti, candidato per il centrodestra nel Comune di Scafati, ha ospitato questa mattina, nel suo comitato elettorale, il Governatore della Liguria Giovanni Toti e l’onorevole Ilaria Cavo accompagnati dal vice presidente di Noi Moderati Pino Bicchielli; intervenuti a sostegno della lista di Noi Moderati costruita per queste amministrative dal referente di zona Filippo Sansone. Aliberti va deciso e chiede espressamente ai presenti di aiutarlo, una volta diventato sindaco, a risolvere due temi antichi e fondamentali per Scafati e non solo, di cui la Regione Campania sembra fare orecchio da mercante. Il primo è il problema sanitario dove c’è la più alta mobilità passiva di tutta Italia; “dove la gente deve andare a curarsi fuori perché il 10 di ogni mese le strutture convenzionate non hanno più il budget utile a chi ne ha bisogno; dove i tempi per una visita specialistica sono biblici pur avendo qui una classe medica che non ha niente  da invidiare ai medici della altre regioni, – commenta Aliberti – di conseguenza diviene fondamentale anche il riparto del fondo sanitario nazionale in cui siamo la regione che ha meno soldi pro capite. Questo Presidente della Regione – continua Aliberti – non è in grado di programmare a livello sanitario, eventuali emergenze; un piano d’emergenza che non esiste, un piano ospedaliero che non esiste e pe di più si rischia di far chiudere tutti gli ospedali a fronte di un mega ospedale da creare a Salerno che dovrebbe valere per tuta la Provincia!”.  L’altro tema caldeggiato da Aliberti è il fiume Sarno e i suoi affluenti. “Questa è la città che subisce di più di altre, l’inquinamento del fiume Sarno – fa presente il candidato sindaco – abbiamo un tasso di mortalità che è tra i più alti; qui c’è una terra dei fuochi rappresentato dal fiume e dai suoi canali oltre agli allagamenti che frequentemente arrivano; bisogna pulire le vasche borboniche, effettuare il dragaggio. Il nostro fiume era inserito nel progetto “Grande Sarno” finanziato dalla Comunità Economica europea per 210 milioni di euro durante il Governo regionale Caldoro; era la soluzione a tutti i mali, ma l’ambientalismo becero e di facciata, per via di piccolissimi frammenti di amianto hanno fatto bloccare l’opera e di conseguenza la messa in sicurezza della città. Presidente qui quando ci allaghiamo si muore! – sottolinea con tono deciso Pasquale Aliberti – Vogliamo un tavolo tecnico con la presenza del Ministero della Sanità e del Ministero dell’ambiente perché, rispetto al progetto grande Sarno noi operiamo sulla rete fognaria ed il Governatore De Luca ci ha fatto perdere i 210 milioni e ha bloccato il progetto senza darne un altro alternativo per non fare gli espropri necessari per operare in merito. C’è bisogno di qualcuno che possa dialogare con quella persona che ragiona  in modo perverso per evitare che le persone restino in casa ben 4 giorni quando si allaga e c’è anche chi è morto perché non ha potuto usufruire delle ambulanze che non potevano camminare”.

I video degli inereventi:

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