Benvenuto, Rifondazione Comunista: Giovi senza netturbino

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Abbiamo raccolto la segnalazione del nuovo segretario di Rifondazione Comunista Salerno, l’avv. Vincenzo Benvenuto, circa la problematica dei rifiuti a Giovi: “Dal 1° luglio, il netturbino che si occupava di spazzare le vie di Giovi dai rifiuti, il solerte e scrupoloso Raffaele Parisi, è andato in pensione. Poco male, penserà qualcuno di voi, ci sarà certamente un altro che vi provvederà in attesa del sostituto.” Sorride amaro, l’avv. Benvenuto: “La verità è che Parisi, da solo perché non c’è stato mai un secondo netturbino a coadiuvarlo, spazzava le strade di tutti i quartieri di Giovi. Un lavoro sovrumano e insostenibile per chi appena conosce l’ampiezza della frazione di Salerno. Ebbene, la Salerno Pulita S.p.A. subito ha pensato di togliere alla comunità giovese anche l’unico netturbino che aveva: dal pensionamento del Parisi, infatti, tutta Giovi è senza operatore ecologico.

Risultato: strade sporche, immondizia di diverso genere abbandonata sulla strada. Poi ci sarebbero le c.d. isole del degrado: posti più o meno isolati (Rufoli, Montena, etc.) che, da diversi anni, sono ricettacolo di ogni genere di rifiuti, anche speciali. Ma questa è un’altra, triste storia. La Comunità giovese, in soldoni, pretende da subito l’assegnazione di un nuovo netturbino che si occupi della pulizia delle strade, magari aiutato anche da un altro collega vista la vastità del teatro delle operazioni. Giovi, quindi, è in una situazione disperante anche sul fronte dei rifiuti.”

Proviamo a chiedere ragione di quell’ “anche” al segretario di Rifondazione Comunista Salerno: “Giovi, un po’ come tutte le frazioni alte, rappresenta la periferia dell’Impero. Per quasi cinque anni i problemi si accumulano, le inefficienze si incancreniscono nel tessuto della comunità. Poi si avvicinano, come in questo frangente, le elezioni, e via a una mano di asfalto sulle strade, via alla pulizia dei quartieri per darci l’illusione di far parte appieno della decantata salernitanità. Un avvertimento a chi di dovere: i giovesi, in questi anni, hanno aperto gli occhi. Non elemosineranno favori. Pretenderanno appieno, invece, i loro diritti di cittadinanza.”

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