Bilancio, De Maio assente. Non votano Caramanno e Avella, fibrillazioni in maggioranza

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All’interno della maggioranza Napoli la situazione politica non sembra tranquilla. Da inizio consiliatura le spaccature interne si susseguono mentre si allontana l’ipotesi di nuovi assessori e nuove deleghe. Scenario quest’ultimo che farebbe aumentare la tensione soprattutto all’interno dei Progressisti per Salerno, la forza di maggioranza relativa rimasta fuori dal governo della città dopo la bufera giudiziaria che ha colpito il sistema delle coop.

Da tempo ormai lo scontro tra ex e nuovi assessori (soprattutto tecnici) è sempre più evidente. E ieri, nel corso del Consiglio comunale, qualche dato politico è stato accertato. Non fosse altro che all’esame dell’aula c’era il bilancio consuntivo, uno degli atti amministrativi più significativi sotto il profilo politico. Assente Mimmo De Maio, l’ex assessore all’urbanistica da tempo in netto contrasto con il suo successore Michele Brigante. Al centro dello scontro i Pua, ossia le nuove costruzioni (per occupare quel pò di spazio pubblico rimasto indenne a Salerno) e la revisione al Puc. Ma alla votazione del bilancio non ha preso parte neppure un altro ex assessore: Angelo Caramanno, già delegato all’ambiente e allo sport, anche lui rimasto fuori dalla giunta Napoli. Non si è visto neppure Rino Avella, il socialista che più degli altri ha evidenziato e combattuto alcune criticità dell’azione amministrativa e politica della maggioranza di Palazzo di Città.

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