Carabinieri morti, la vita spericolata di Nancy Liliano

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di Pina Ferro


Nel 2019 aveva patteggiato la pena, per traffico di stupefacenti, a tre anni. Nel 2020 ha terminato gli arresti domiciliari. Oggi Nancy Liliano, 31 anni, è indagata per omicidio stradale. La 31enne è ritenuta responsabile dell’incidente costato la vita al maresciallo dei carabinieri Francesco Pastore, di 25 anni, e all’appuntato scelto dell’arma Francesco Ferraro, di 27 anni e nel quale è rimasto ferito il maresciallo Paolo Volpe, attualmente ricoverato in ospedale. La tragedia si è consumata nel corso della notte tra sabato e domenica sulla statale che collega il Comune di Eboli a quello di Campagna. Nancy Liliano attualmente è ricoverata presso l’ospedale di Oliveto Citra  dove era stata trasportato successivamente all’incidente stradale. La donna, nel 2019, era stata coinvolta in un’indagine della Dda iniziata nel 2015, e che vide coinvolte numerose persone. In particolare, al centro dell’inchiesta vi erano i Del Giorno e i Giorgi, famiglia della ‘ndrina calabrese. I due sodalizi avevano stipulato un’alleanza relativa al traffico di stupefacenti “Il patto” era stato suggellato in carcere. Tra i reati contestati, a vario titolo, anche l’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. In manette finirono esponenti di spicco della famiglia malavitosa Del Giorno, della Piana del Sele, ritenuta dagli inquirenti in contatto con la ‘ndrangheta dalla quale acquistava la droga da rivendere. Nancy Lilliano decise di patteggiare la pena e venne condannata a tre anni di reclusione. Da poco la donna era tornata libera. A suggellare l’alleanza erano stati Luigi del Giorno di Campagna e Bruno Giorgi dell’omonimo clan della Ndrangheta calabrese. All’improvviso poi quell’asse si interruppe bruscamente a causa del mancato pagamento delle forniture settimanali di stupefacente. I Del Giorno avevano accumulato un debito pari a 30mila euro. Sarebbero stati quattro i viaggi dalla Calabria a Salerno per trasportare la droga la quale veniva occultata nell’abitacolo delle auto. In alcuni casi, è per destare meno sospetti, gli indagati effettuavano i trasporti facendo la staffetta con le vetture. Il blitz delle forze dell’ordine pose definitivamente la parola fine al traffico di stupefacenti. La donna sarebbe risultata positiva ai primi esami. Fonti delle forze dell’ordine riferiscono che non sono ancora ufficiali i risultati definitivi dell’alcol test e del narcotest a cui è stata sottoposta. In ospedale con la 31enne si trova ricoverata anche la diciottenne che era in auto con lei al momento dello schianto. Una quarta persona rimasta coinvolta nell’incidente, il 75enne di Campagna che guidava un’altra auto è attualmente ricoverato in prognosi riservata. Il Suv era stato sequestrato per assenza di assicurazione e dissequestrato da pochi giorni. Il padre della 31enne era stato già responsabile di un incidente stradale mortale. A Campagna sarà lutto cittadino nella giornata di martedì, in concomitanza con i funerali dei due carabinieri nei rispettivi comuni d’origine in Puglia.

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