Cava, Senatore: “Unità del centrodestra per riparare i danni di Servalli & soci”

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“Per governare un Comune dissestato come quello di Cava de’ Tirreni, grazie ad un Sindaco e una maggioranza scellerati e improvvidi,  occorre una classe dirigente capace e qualificata, oltre che coesa e ben assortita, nonché un programma realistico e fattibile. Inutile aggiungere, poi, che serve una filiera governativa per poter affrontare un lascito finanziario così disastroso come quello che Servalli e soci ci hanno “regalato”. Così il vicecoordinatore di Fratelli d’Italia a Cava de’ Tirreni, Marco Senatore.

“Programma condiviso e concreto, squadra coesa e capace, senso delle istituzioni e spirito di servizio. Questi i punti cardinali del buongoverno, che sono mancati e mancano tuttora all’attuale, sciagurata maggioranza che da otto anni disamministra questa nostra povera città.

In questa ottica, anche senza aspettare eventuali modifiche legislative, è auspicabile che il candidato sindaco contestualmente al programma presenti anche la squadra di governo con cui realizzarlo. Assessori scelti per competenza, esperienza e qualità umane, e non in base ai consensi ricevuti o ad altri ancor più discutibili criteri”, prosegue l’avvocato Senatore.

“Prima di ogni altra cosa, però, in questa prospettiva occorre l’unità politica del centro-destra. Per questo, occorre rifuggire dai personalismi, da candidature autoreferenziali e  velleitarie. Serve umiltà, e non superbia. Ragionevolezza, e non faziosità intollerante. Predisposizione all’inclusione, e non chiusura. Ciò per costruire un’alternativa di governo sulla base delle cose che uniscono e non scontrarsi su ciò che divide.  Sono questi gli ingredienti per dare unità al centro-destra cavese, ma anche per dargli credibilità e autorevolezza nell’aprirsi e relazionarsi alla società civile, al mondo del volontariato e delle associazioni…

Questi, a mio modesto avviso, sono i presupposti per candidarsi alla guida della città con l’obiettivo di risollevarne le sorti dopo la devastazione operata da Servalli & soci. Diversamente rischiamo di fallire. E questo non se lo può permettere innanzi tutto la nostra città”, conclude.

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