Cetara vaccinata oltre il 70%.«Bisogna terminare l’iter ed evitare nuove restrizioni»

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di Cinzia Forcellino

Completamento della seconda dose vaccinale quasi completata a Cetara. Con una percentuale maggiore del 70% i cetaresi si apprestano a concludere l’iter vaccinale.
Un obiettivo raggiunto in pochi mesi considerando che il centro vaccinale anti Covid-19 è stato aperto soltanto a maggio e che sono solo due i giorni della settimana (martedì e giovedì) in cui ci si dedica alle inoculazioni. Due mesi durante i quali, tuttavia, e secondo i pronostici migliori, sono stati ottenuti immediatamente i frutti desiderati, tant’è che il primo cittadino del borgo costiero ha potuto ritenersi più che soddisfatto.
Nessun canto di vittoria finale, comunque, poiché le preoccupazioni restano alte, soprattutto per la variante delta che continua a crescere, ma un altro invito del sindaco Fortunato Della Monica che ritorna a echeggiare per le vie del paese.
«Bisogna che si vaccinino tutti, con entrambe le dosi, al più presto. Vorrei sensibilizzare maggiormente i più giovani, nonostante capisca la paura di reazioni indesiderate. Tuttavia, per un ritorno alla normalità, per le riaperture in piena sicurezza delle scuole e per il ritorno alla socialità e alla socializzazione, il vaccino è l’unica arma a disposizione», chiosa Della Monica. Parole ferme soprattutto in seguito alle dichiarazioni del Presidente della Regione Campania De Luca e agli assembramenti post vittoria italiana ai campionati europei.
«È inutile polemizzare su quanto accaduto qui, a Salerno o altrove. Tutti abbiamo abbassato la guardia per stringerci e abbracciarci dopo un momento così gioioso dopo diciotto mesi di agonia. È stato un modo di ritornare a respirare un po’ di serenità e di normalità. A Cetara non ci sono stati festeggiamenti lunghi e confido nei miei concittadini e nell’attenzione che hanno sempre prestato alla sicurezza della propria salute e a quella del prossimo», ha continuato Della Monica.
Buono, dunque, secondo il primo cittadino, il comportamento della popolazione «anche se qualcuno trova sempre l’escamotage per non rispettare le regole», ma il vero punto di domanda resta agosto. In base alla situazione attuale e alle prime linee guida ipotizzate e già avanzate da Palazzo Santa Lucia (ma per ora non confermate da Roma), la “zona gialla” potrebbe essere meno lontana di quanto si pensi. Se per il coprifuoco, tuttavia, non dovrebbero esserci problemi, la diatriba si riaprirebbe per i ristoranti, operatori turistici e commercianti che vedrebbero nuovamente limitati i loro introiti causa restrizioni. In poche parole, si ritornerebbe al limite di quattro persone per tavolo sia all’aperto sia al chiuso (adesso è di sei al chiuso e senza limite all’aperto) e si rifarebbero i conti con nuove possibili chiusure, le quali metterebbero a dura prova l’economia, ora finalmente in netta ripresa, dei ristoratori.
Fatto sta che per adesso il sindaco Della Monica sta mantenendo il patto: a fine luglio avrebbe voluto vaccinare l’intera comunità cetarese (con la seconda dose) e manca poco per il completamento del “loading” finale.

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