Curva Nord Arechi; CCSC: “Ora Basta!”

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E’ il giorno del compleanno della Saelrnitana, ben 104 anni ma la città e la tifoseria in parte viene distratta dal problema riapertura Curva Nord. Il Centro Coordinamento Salernitana Clubs, capitanati dal presidente Riccardo Santoro, ha voluto far sentire la propria voce in attesa che si riapra definitivamente questo settore e si dia dignità allo stadio Arechi. Questo il comunicato:

In occasione del 104° compleanno della nostra Bersagliera, il presidente del Centro Coordinamento Salernitana Club Riccardo Santoro e tutto il Direttivo dell’associazione che rappresenta la tifoseria organizzata della Salernitana, ritengono doveroso che – alla vigilia del lancio della campagna abbonamenti per la stagione agonistica 2023/24 – l’amministrazione comunale di Salerno adotti tutte le misure necessarie per consentire l’apertura al pubblico del settore Curva Nord dello stadio Arechi.

“Stiamo seguendo da vicino – precisa Santoro – tutta la vicenda relativa ai lavori strutturali che consentano finalmente l’apertura del settore Curva Nord al popolo salernitano. Siamo ormai una realtà di serie A e non possiamo consentirci di giocare le gare casalinghe in un impianto monco di un intero settore, che una volta aperto consentirebbe non solo una maggiore capienza dell’impianto ma anche un netto abbassamento del costo dei biglietti d’ingresso, andando incontro in particolare alla parte più debole della popolazione. Il CCSC non deve fare battaglie contro l’amministrazione comunale, nè essere quiescente davanti alle legittime richieste che vengono dai tifosi granata. Ecco perchè, nel pieno rispetto dei ruoli, invitiamo il sindaco di Salerno e l’intera amministrazione ad adottare anche misure temporanee che possano consentire l’apertura della Nord. In attesa dei tempi degli espropri per la realizzazione del parcheggio ospiti, si potrebbe – ad esempio – adottare la stessa soluzione che hanno scelto diverse città italiane, dove i sostenitori ospiti possono utilizzare un parcheggio (auto e bus) loro dedicato a debita distanza dall’impianto, per poi essere trasferiti allo stadio tramite navette apposite. Ciò consentirebbe di bypassare l’attuale situazione di stallo e arrivare all’obiettivo. O in alternativa ripiegare su una soluzione ulteriore, come potrebbe essere quella già adottata anni orsono, quando la Nord era divisa in anello inferiore per gli ospiti e superiore per i locali, prevedendo ingressi separati da barriere mobili come accade, ad esempio, allo stadio di Milano ”.

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